Processo Pesci, depositata la perizia psichiatrica sulla ragazza, ma la difesa la contesta

I legali di Pesci obiettano su tempi e modalità di deposito, ma anche sui periti che hanno valutato i test psichiatrici

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Si è svolta venerdì pomeriggio una nuova udienza del processo che vede imputato Federico Pesci, imprenditore parmigiano accusato del presunto stupro di una giovane nel suo appartamento.

E’ stato il giorno del deposito della perizia psichiatrica da parte del professionista incaricato dal Tribunale, dottoressa Giuseppina Paulillo, perizia contro la quale la difesa dell’imputato ha sollevato numerose obiezioni.

“Abbiamo fatto notare le modalità irrituali e illegittime di deposito della perizia, che è stata inviata via pec solo domenica sera, mentre la difesa dell’imputato a tutt’oggi non ne ha avuto copia, così come non ha avuto copia e contezza dei relativi allegati” – spiegano i difensori di Pesci, Fabio Anselmo e Mario L’Insalata.

Contestati, soprattutto, “i periti che hanno eseguito la valutazione dei test psichiatrici sulla presunta vittima,  valutazioni firmate da due soggetti non nominati dal Tribunale.

I test danno punteggi codificati, che il perito deve esaminare. Ma in questo caso li hanno valutate persone che non sono state nominate dal Tribunale” – spiegano i legali, che concludono “è una perizia, scomposta, convulsa e lesiva del diritto di difesa”.

Il Tribunale ha respinto l’istanza di nullità, rinviando però l’udienza al 20 novembre per permettere alla difesa di analizzare sia i dati numeri dei test, sia le dichiarazioni della giovane.

L’avvocato Anselmo resta ottimista: “Ci vorrà tempo, ma dimostreremo l’innocenza di Pesci, anche se ritengo che intorno a questa vicenda siano state sollevate pesanti pressioni mediatiche che non ci aiutano”.

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