D’Aversa: “Sessanta minuti ottimi. Dedichiamo la vittoria a Roberto Inglese”

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Oggi ci tenevamo a fare un risultato importante per due motivi: per muovere la classifica e mantenere le distanze o aumentare le distanze dalle zone calde; e soprattutto volevamo dedicare una vittoria a Roberto Inglese per tutto quello che è successo. I ragazzi per 60 minuti hanno fatto un ottimo calcio, poi è chiaro che nel secondo tempo un po’ fisicamente siamo calati per le condizioni di qualcuno che è sceso in campo pur con 40 di febbre essendo stato male tutta la notte. I meriti a questi ragazzi vanno riconosciuti per come interpretano la gara, anche in un momento di difficoltà, di assenze e di condizioni fisiche non ottimali, penso a Kucka, Grassi, Gagliolo, Scozzarella. Hanno giocato da squadra, che è la cosa più importante, portando a casa meritatamente i tre punti, su questo non c’è dubbio”.

Così Roberto D’Aversa al termine di Parma Udinese. 

“Gagliolo è stato male tutta la notte, Grassi stamattina non stava benissimo, Kucka sapevate il percorso che ha fatto questa settimana e aveva un problema al polpaccio, Cornelius idem, Kurtic ha preso una bella botta nel primo tempo e finchè ce l’ha fatta è rimasto in campo: questo aspetto mi rende orgoglioso, vedere i miei ragazzi che lottano e cercano di portare a casa un risultato indipendentemente dal sistema di gioco, dalle occasioni da gol la cosa più importante è l’attaccamento alla maglia, è una cosa scontata ma devo dire che questi ragazzi lo dimostrano dal primo giorno di ritiro”.

“La differenza rispetto all’anno scorso è che un momento di difficoltà purtroppo nel girone di ritorno ci ha portato a lottare e ottenere la salvezza alla penultima di campionato; questa difficoltà e questi infortuni quest’anno li abbiamo avuti nel girone d’andata e nonostante questo i ragazzi stanno dimostrando di essere un gruppo forte, perchè vanno secondo me al di là delle proprie aspettative e questo è frutto del lavoro che fanno tutti i giorni. Chiaro che la qualità rispetto all’anno scorso un po’ è cambiata, c’è continuità di lavoro che è una cosa molto importante; mi auguro che continuiamo a procedere come abbiamo fatto fino adesso”.

“Ai ragazzi ho detto di andare a casa a recuperare, soprattutto quei giocatori che hanno delle situazioni un po’ particolari perchè giochiamo in una settimana corta. Ho fatto loro i complimenti per la prestazione, chiaro che ci tenevamo a fare una partita importante, a fare risultato, ma questo non deve farci sentire arrivati o appagati, solamente deve essere un punto di partenza per cercare di migliorarci. Ci siamo posti l’obiettivo di cercare di fare nella stessa maniera del girone d’andata o perchè no anche di migliorare, nella vita bisogna essere ambiziosi, al di là degli obiettivi che nessuno ha cambiato, della proprietà nessuno mi è venuto a dire diversamente. Noi lavoriamo durante la settimana per affrontare ogni singolo impegno, questa settimana ci dice che giochiamo contro una squadra come il Cagliari che oggi ha pareggiato a San Siro contro l’Inter, dunque sarà una partita piena di difficoltà”.

“Ci sta un momento di difficoltà, poi Kulusevski ha anche un problema fisico; è chiaro che le aspettative nei confronti di questo ragazzo sono diverse, prima lo si guardava come un ragazzino della Primavera, ora come un investimento di oltre 40 milioni da parte della Juventus. Quello che gli dico sempre, ma anche in allenamento, è di giocare per l’età che ha, di divertirsi, che non deve dimostrare niente a nessuno, è arrivato a fare quello che ha fatto perchè ha messo in campo le sue qualità che sono appunto la qualità ma anche la quantità, è un giocatore veramente importante che abbina tanta corsa a tanta qualità. Deve migliorare sotto alcuni aspetti, sotto quello realizzativo, delle gestione della palla perchè a volte fa ancora qualcosa in maniera frenetica, lui deve giocare in maniera serena e tranquilla”.

“Riguardo il sistema di gioco, le posizioni dei giocatori dipendono sempre dall’avversario, chiaro che avevamo studiato l’Udinese, che è una squadra che ti concede veramente poco e dove il buco si andava a creare nel momento in cui Mandragora usciva in pressione su Scozzarella quindi fra i difensori bravi fisicamente e il loro play c’era un buco che andava sfruttato, poi i movimenti li facevamo in base al fatto di andare a sfruttare quel buco centrale portando gli attaccanti dentro, in questo caso Kurtic e Kulusevski. Al di là di come si preparano le partite in settimana, poi conta l’interpretazione, i ragazzi hanno provato a fare quello che si è fatto in allenamento e lo hanno fatto veramente bene per circa 60-70 minuti e devo dire che l’organizzazione c’è stata fino al 90°; parlavo fino al 60° di una grande prestazione nella quale non c’è stata storia per quanto riguarda le occasioni da gol, possesso e quant’altro. Poi è chiaro che nell’ultimo quarto d’ora dopo quella situazione clamorosa che abbiamo concesso per errore nostro qualche lacuna l’abbiamo avuta, ma soprattutto ripeto per le condizioni fisiche non ottimali di qualcuno”.

“Chi recupero? Penso Gervinho e basta, vediamo. Sepe? Se uno deve valutare il campo, Gigi in questo momento è uno dei migliori portieri del campionato italiano. Devo dire che ha raggiunto una certa maturità e di questo ne sono contento, perchè vuol dire che l’anno scorso sia io che la società abbiamo investito su un giocatore che io personalmente conoscevo, sapevo quello che mi poteva dare al di là del fatto che negli ultimi anni avesse giocato poco. Ma quello che mi piace soprattutto di lui è la maturità che ha raggiunto come persona, parlo proprio di gestione di spogliatoio, è maturato tanto, mi auguro che rimanga in questa maniera. Poi avete visto anche che oggi non riusciva neanche a calciare poichè sta giocando con un problemino, l’orgoglio da parte mia è vedere i giocatori non al 100% che stringono i denti e cercano di lavorare tutti quanti per raggiungere l’obiettivo”.

“Oggi se io avessi voluto cambiare la punta centrale non avrei avuto un’alternativa, chiaro che se siamo tutti al completo il raggiungimento dell’obiettivo è più semplice, ma ci siamo già passati l’anno scorso, quindi non vedo per quale motivo dobbiamo ricommettere lo stesso errore. Il campionato di quest’anno è molto difficile rispetto agli anni passati dove già qualche squadra era già out, quasi retrocessa. Se dobbiamo cambiare gli obiettivi dovete parlare con la proprietà”.

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