Bibbiano, Lega: “Riformiamo il sistema, stop al business sulla pelle dei bambini”

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L’inchiesta di Bibbiano sembra aver smascherato un sistema in cui il mix tra ideologia e business ha prodotto effetti terrificanti. Stiamo lavorando a una riforma complessiva dell’intero settore che metta al centro il minore e protegga bambini e genitori da storture come quelle che emergono dall’inchiesta. Allontanare un minore da mamma e papà a volte è necessario, ma deve essere veramente l’ultimo provvedimento cui si ricorre, quando nient’altro ha funzionato e sempre nell’interesse del bambino”, dice Laura Cavandoli, parlamentare parmigiana della Lega che insieme ad altri colleghi emiliani del Carroccio ha accompagnato il ministro alla Famiglia Alessandra Locatelli in visita al Comune di Piacenza e poi in Prefettura e al comando provinciale dei Carabinieri a Reggio Emilia per fare il punto sugli sviluppi dell’inchiesta di Bibbiano.

“Se attorno a drammi familiari si è costruito un business – prosegue – va smantellato. Senza criminalizzare nessuno: operatori, psicologi, assistenti sociali, associazioni, istituti e famiglie affidatarie che nella maggior parte dei casi lavorano con grande rispetto della dignità del bambino e della famiglia, ma i controlli dopo Bibbiano, vanno intensificati. E’ un terreno molto delicato, bisognerà lavorare molto bene”.

“Trovo importante la nascita della commissione d’inchiesta parlamentare – conclude Cavandoli – mentre è piuttosto singolare l’esclusione della Lega dall’ufficio di presidenza della Commissione della Regione Emilia-Romagna su Bibbiano. Anche se la Lega è la seconda forza del Consiglio regionale, il PD ha deciso che la ‘sua’ commissione di inchiesta deve essere gestita solo dalla sinistra. Perché? Non è un buon inizio, ci auguriamo che non si voglia mettere a tacere la voce della principale opposizione.”

 

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