Ponte di Ragazzola, tempi lunghi per l’attraversamento: è polemica

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“La misura è colma. Non è possibile che le Province di Parma e Cremona non riescano a dialogare” per gestire la viabilità del Ponte Verdi. Lo dice un intervento su Facebook
della pagina Amministriamo San Daniele Po Insieme, con cui l’amministrazione comunale del paese del Cremonese denuncia le tempistiche “superiori ai 50 minuti di attesa” per poter passare il ponte Verdi da e per Ragazzola. Il post lamenta anche che la polizia locale del paese lombardo ieri è stata impegnata per gestire problemi su una strada che non è di competenza comunale.
Oggi, con una nota congiunta, i presidenti delle Province di Parma Diego Rossi e di Cremona Davide Viola rispondono al sindaco di San Daniele Po. I presidenti sottolineano che fra Parma e Cremona c’è un’attiva collaborazione e fanno notare che l’intervento della polizia locale, non coordinato con la sponda parmense, “ha peggiorato la situazione”.

IL POST DI “AMMINISTRIAMO SAN DANIELE PO INSIEME”. PONTE G. VERDI: LA MISURA E’ COLMA. Non è possibile che due enti così importanti NON RIESCANO a dialogare coordinandosi. Le province DEVONO agire in maniera correlata per regolamentare COME SI DEVE la viabilità del Ponte Verdi. Rimedi contro le infrazioni semaforiche su di un lato e nulla sull’altro comportano passaggi unilaterali da Parma a Cremona con conseguenti file chilometriche con tempistiche superiori ai 50 minuti di attesa per accedere al viadotto verso Parma. Citta…dini e imprenditori sono i soggetti penalizzati da queste azioni amministrative scoordinate.
L’azione intrapresa dal Comune di San Daniele in questi giorni è stata di avvisare, informare, mettere in contatto i due enti col risultato che stamane, per smaltire la coda chilometrica è dovuta intervenire la Polizia Locale di San Daniele Po. TUTTO QUESTO NON E’ GIUSTO.
NON è giusto che il paese sacrifichi ore di lavoro del suo vigile su di una strada DI NON SUA COMPETENZA;
NON è giusto che un cittadino per recarsi al lavoro o uno studente in Università debba stare in colonna 50-60 minuti vedendosi bellamente gli automobilisti in arrivo dalla parte opposta passare in barba alle indicazioni semaforiche;
NON è possibile che due uffici tecnici DEI DUE ENTI PROVINCIALI NON RIESCANO a coordinarsi su di una struttura di collegamento;
NON è possibile che artigiani ed imprenditori perdano soldi, appuntamenti e occasioni lavorative per l’attesa di percorrere 2 km di ponte.
E’ da prima di Natale che questa azione procede IN MANIERA DISORDINATA. E’ ora che gli enti preposti si diano da fare per risolvere la situazione.
L’AZIONE INFORMATIVA, DI SEGNALAZIONE, DI DENUNCIA E DI PROTESTA DEL COMUNE DI SAN DANIELE PO NON SI INTERROMPERÀ FINCHÉ LE CONDIZIONI VIABILISTICHE NORMALI E SICURE SARANNO RIPRISTINATE.

LA RISPOSTA DELLE DUE PROVINCE: “ATTIVA COLLABORAZIONE IN CORSO”. “Capiamo il clima all’interno del quale il Sindaco di San Daniele Po ha rilasciato le sue dichiarazioni, ma non vanno mai tralasciate verità e correttezza istituzionale.

Le due Province si parlano, anzi collaborano attivamente da sempre in particolare e concretamente sui progetti in corso: gli amministratori e i tecnici sono in contatto quotidiano, tanto più in questi giorni di difficoltà.

Sono già stati effettuati numerosi interventi di regolazione dei tempi dell’impianto semaforico del senso unico alternato sul Ponte Verdi, anche tenendo conto dei suggerimenti arrivati da parte degli utenti, tra l’altro anche ieri e stamattina.

Concordiamo col Sindaco di San Daniele che il vigile urbano del Comune non sarebbe dovuto intervenire ieri su una struttura provinciale, tanto più facendo passare gli automobilisti col semaforo rosso dalla parte del Cremonese. Inoltre, i tecnici della Provincia di Parma  che dall’altro lato del ponte stavano lavorando alla regolazione del semaforo non sono stati nemmeno avvertiti della sua presenza, il che ha peggiorato la situazione.

I tecnici delle due Province stanno definendo le modalità di installazione di un “semaforo intelligente”, ben sapendo che tale strumento  può essere utile solo quando le code sono tra di loro quantitativamente squilibrate; inoltre, con il prossimo avvio dei lavori, ai primi di febbraio, i flussi dovranno essere ulteriormente modificati, d’intesa con l’impresa esecutrice, sulla base delle esigenze di cantiere.

Le due Province, che sono ben consapevoli dei disagi sopportati dagli utenti, sono impegnate a verificare se, dopo i primi interventi di cantiere di consolidamento delle campate in condizioni più critiche, sia possibile portare il limite di velocità a 50 km orari, pur in presenza del cantiere, riducendo così i tempi di attesa.

Infine, si richiamano comunque gli automobilisti al doveroso rispetto delle norme del Codice della strada, in  quanto è sicuramente il mancato rispetto di tali norme, comportamento da stigmatizzare con forza, che ha reso necessario il posizionamento di strumenti di contrasto da parte dalla Provincia di Cremona (autovelox e telecamere), su sollecitazione proprio del Sindaco di San Daniele Po.
L’obiettivo primario è sempre la sicurezza del transito sul ponte”.

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