D’Aversa – “Un anno da dieci e lode, incorniciamolo contro la Roma”

Il tecnico perde Scozzarella, in dubbio Inglese e Stulac.

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Finisce un 2018 strepitoso per Roberto D’Aversa e il suo Parma. Iniziato in sordina, la notte di Spezia è stato festa e incipit di una serie A sopra ogni aspettativa. 25 punti, e con la Roma, si gioca tra poche ore. 

Poche ore dopo la vittoria sulla Fiorentina, con una squadra incerottata, Scozzarella out, Inglese e Stulac in dubbio, il tecnico traccia il primo bilancio: un anno da dieci e lode.

“Di allenamenti ne abbiamo fatti pochi, ieri chi ha giocato ha fatto defaticante, oggi abbiamo invece fatto la una rifinitura: aspettiamo domani per le decisioni finali, c’è anche qualche acciacco. Con tre gare in una settimana si aspetta fino all’ultimo considerando sia gli infortuni che la condizione fisica. Scozzarella non sarà convocato, Stulac ha svolto l’allenamento con la squadra, lo valutiamo domani. Chi ci sarà in regia? Oggi ho provato sia Leo che Rigoni che in quel ruolo ha già giocato”.

La Roma? Loro vengono da una gara importante dove hanno ritrovato stima, hanno alternato diverse prestazioni e risultati finora. Ultimamente spingono molto con i terzini come Kolarov e Florenzi e con gli esterni che si accentrano; è una squadra che va limitata, noi dovremo essere bravi a lavorare in maniera compatta e umile: vediamo anche chi sarà il loro terminale offensivo, Schick attacca di più la profondità ad esempio. Lì dove scendiamo in campo per fare la partita ai loro ritmi andiamo in difficoltà, dovremo metterla su ritmi alti, su intensità, su voglia di vincere i duelli e cercare sfruttare al massimo le opportunità che ci potranno capitare”.

Eusebio Di Francesco lo stimo molto come tecnico ma anche come uomo, si è costruito tutto partendo dalla Lega Pro con il Pescara e ha dimostrato di essere uno dei migliori allenatori italiani anche quest’anno: con tanti cambiamenti dal mercato ci vuole tempo perchè squadra trovi i meccanismi, detto questo sono in corsa per l’obiettivo di tornare in Champions e insieme alla Juve è l’unica squadra che ha passato il turno quest’anno”.

“Se analizziamo la loro fisicità e la loro altezza sembra di affrontare una squadra di basket, dovremo essere bravi a limitarli anche sulle palle inattive, vista la struttura dei singoli giocatori. I loro giovani? Zaniolo pur essendo giovane è molto forte e può fare la differenza, se in rosa quando hai tanti giovani può capitare che non ci sia sempre continuità, ma la Roma è una squadra molto forte per potenzialità“.

La questione razzismo? Non è semplice giudicare, vedendo la partita in diretta non si era capito quello che succedeva, dal campo sono emerse sensazioni totalmente differenti. Penso ci sia un problema di cultura in Italia, siamo ancora indietro rispetto a un Paese come l’Inghilterra: il calcio deve essere un evento sportivo, non un occasione per qualche stupido che va allo stadio per sfogarsi, senza ovviamente generalizzare, ma non è solo un problema di curva, servono leggi per punire fenomeni che spesso si verificano come il razzismo ma anche il semplice offendere un allenatore della tribuna. Spero che il cambiamento avvenga il prima possibile, quel che dobbiamo fare noi è comportarci in maniera adeguata”.

“Nell’ultima gara è vero che la Fiorentina hanno fatto molti tiri ma la maggior parte da fuori area, di certo meno pericolosi di una situazione nella quale siamo ripartiti in tre contro uno ma queste situazioni non compaiono nelle statistiche pur essendo molto importanti per spostare gli equilibri di una gara. Quando si porta a casa il risultato pieno la partita è sempre preparata tatticamente bene, ma lo stesso vale per le ultime gare in casa dove abbiamo concesso poco, la differenza poi l’ha fatta Inglese che ha segnato mentre in altre occasioni la palla è andata contro il palo. A Firenze abbiamo sfruttato la circostanza nel momento giusto cioè a fine primo tempo. Devo dire che quello che stupisce dei ragazzi è che interpretano la gara in maniera perfetta, con l’umiltà di chi vuole salvarsi: quella è la comune costante che ci deve accompagnare fino a fine anno”.

Bastoni e Zaniolo sono due prospetti importanti, quest’ultimo ha esordito anche in Champions, pur essendo giovane è un giocatore di spessore, ma lo può diventare anche Bastoni. Iacoponi? Agli occhi dei più piccoli è una soddisfazione per chi vive di sogni: nella vita nulla è impossibile, lo abbiamo preso l’anno della Lega Pro e quest’anno vedere che sta dimostrando di giocare tranquillamente in questa categoria per me è un orgoglio, abbiamo scelto bene come calciatore e come uomo. Posso garantirvi che per tutto il gruppo mi ritengo molto fortunato: alleno una squadra di grandi uomini“.

“La scuola abruzzese di allenatori? Siamo cresciuti con Oddo e Grosso nella Renato Curi di Pescara: ci accomuna questo con Fabio e Massimo; avere così tanti allenatori da questa terra è un qualcosa da tenere in considerazione. Inglese? Ieri e oggi non si è allenato, vediamo, siamo abituati a gestire le assenze per infortuni. Cercheremo di recuperarlo, poi andremo in campo cercando di affrontare una squadra che proverà a fare la partita: abbiamo giocatori di gamba che a campo aperto possono sfruttare le loro caratteristiche, loro verranno a fare la partita e staranno attenti alle marcature preventive”.

“L’aspetto psicologico? La Roma arriva in un momento positivo mentalmente. Nel calcio la frase “non abbiamo nulla da perdere” non mi piace perchè significherebbe già scendere in campo limitandoci: noi veniamo da un risultato pieno e i ragazzi fino ad oggi hanno fatto un qualcosa di straordinario in tutto il 2018, affrontiamo una squadra forte ma nella vita si devono avere degli stimoli, ognuno di noi ha quell’orgoglio di misurarsi con quelli più bravi, la volontà è quella di finire l’anno nel migliore dei modi”.

“I numeri dicono che abbiamo fatto meglio fuori casa, nelle ultime due in casa non siamo stati tanto precisi avremmo avuto dei punti in più. Certo 25 punti fatti finora vanno bene, ma l’aspetto della precisione dobbiamo cercare di migliorarlo. Se si pensa a tutto quello che abbiamo passato quest’estate e a come hanno operato la società e il direttore sportivo, ad oggi il giudizio del nostro anno è un dieci e lode. Chiaramente non dobbiamo sentirci appagati e domani dobbiamo scendere in campo per portare a casa il risultato e chiudere nel migliore dei modi un anno straordinario”.

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