Liceo Ulivi in lutto, morta a 18 anni Adriana Cires. Donati gli organi

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Prima, alla notizia del grave incidente, la paura. Poi il sollievo, alla notizia che la giovane se la sarebbe cavata con 40 giorni di prognosi in Ortopedia. Infine, nella notte, l’inspiegabile tragedia: le condizioni della 18enne si sono aggravate di colpo e, poche ore dopo, non è rimasto altro da fare che dichiararne la morte cerebrale. È stata un fulmine a ciel sereno la terribile notizia che Adriana Cires, studentessa modello, amica riservata ma solare, figlia modello, non si sarebbe mai più risvegliata.

L’incidente all’origine di tutto è avvenuto giovedì mattina, all’alba, sulla via Emilia nel tratto in cui prende il nome di via Vico. È qui, a Cadè, che Adriana stava andando a prendere l’autobus per Sant’Ilario per poi scendere nel paese e salire sulla coincidenza per Parma e andare a scuola.

Proprio mentre stava attraversando la strada alle 6.30, diretta verso la fermata, è stata travolta da un furgone a metà carreggiata. A colpirla un furgone Fiat Iveco guidato da un 27enne residente in provincia che, forse per una distrazione, non ha visto la ragazzina e non ha fatto in tempo a evitarla.

Sul posto sono intervenute immediatamente ambulanza e automedica inviate dal 118, che hanno trasportato la 18enne all’Arcispedale Santa Maria Nuova.

Le condizioni di Adriana, che inizialmente sembravano molto serie, sono poi state ridimensionate e nulla faceva supporre a ciò che poi sarebbe successo solo poche ore dopo: ricoverata nel reparto di Ortopedia, le erano stati dati 40 giorni di prognosi. Poi sarebbe potuta tornare a casa, dai suoi familiari e dai suoi amici.

Nella notte fra giovedì e venerdì, però, l’improvviso aggravamento nelle condizioni della 18enne. Uno dei numerosi traumi riportati dopo l’incidente è peggiorato e la prognosi di Adriana è diventata riservata. Ieri infine, verso l’ora di pranzo, il Santa Maria ha avviato le procedure per la dichiarazione di morte cerebrale, che è stata confermata in serata, e ha richiesto l’espianto degli organi.

Arrivata in Italia con la famiglia dalla Moldavia quando aveva 5 anni, Adriana ha vissuto per anni a Noceto, per poi trasferirsi con la madre a Cadè poco tempo fa. Descritta da tutti come una ragazza modello, era molto legata ai suoi compagni di classe del liceo Ulivi di Parma, dove frequentava la sezione linguistica, al punto da non voler cambiare scuola nonostante il trasloco a Reggio Emilia.

La notizia ha scioccato tutti i suoi amici e ieri, durante le lezioni, il preside ha parlato a lungo con loro supportato dallo psicologo dell’istituto parmigiano.

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