Carte clonate, smantellata la banda che ha colpito anche a Parma: denunciato un 22enne di Felino

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Quasi cento reati in sei mesi e in dodici province, tra cui Parma: praticamente in tutta l’area della pianura Padana. Scaltri e organizzati, sono riusciti a clonare decine di carte carburante derubando una ventina di persone. A bloccarli, i carabinieri di Codevigo. Hanno colpito in mezza Italia, dal Veneto all’Emilia Romagna, fino alla Lombardia e alla Liguria. Ricettazione, furto, danneggiamento, utilizzo indebito di carte di pagamento: è il ventaglio di accuse mosse dagli investigatori nei confronti di tre moldavi che giovedì mattina si sono visti recapitare tre ordinanze cautelari emesse dal tribunale di Padova dopo una capillare indagine.

D.G., 40enne residente a Occhiobello e il 23enne K.R. di Carpi hanno ora l’obbligo di dimora nei comuni di residenza.

Il connazionale 22enne B.I. che vive a Felino dovrà invece presentarsi quotidianamente a firmare negli uffici della polizia giudiziaria. Il terzetto è accusato di aver messo in piedi una vera e propria organizzazione criminale per frodare le pompe di benzina e i loro clienti.

Il modus operandi
Esperti del settore, puntavano alle macchinette self-service per il pagamento del carburante. Approfittando dell’orario di chiusura, installavano nelle colonnine degli speciali apparecchi elettronici artigianali per clonare le carte carburante. Dotato di una telecamera e un lettore di microchip, lo strumento registrava le bande magnetiche e i codici pin delle carte carburanti dei clienti.

 
 

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