Aveva approfittato della buona fede dell’anziana zia, 88 anni, facendole firmare assegni in bianco e cambiali con scuse banali, richieste sommarie.
Duecentosettantanove mila euro in tutto, la cifra sotratta alla donna, nel frattempo deceduta a 93 anni, ma la vicenda è finita in Tribunale dopo la denuncia della donna stessa.
Lunedì l’uomo, sessantasei anni, è stato condannato a un anno e dieci mesi per circonvenzione d’incapace.
L’anziana, originaria di Roccabianca, era stata a lungo titolare di una farmacia a Genova, dove aveva anche assunto il nipote, donandogli di tanto in tanto ingenti somme di denaro e auto di lusso.
Ma con l’avanzare dell’età della donna, si era fatto accompagnare più volte in banca, approfittandone: bonifici di decine di migliaia di euro, fino al colpaccio, un assegno da quasi duecento mila euro, bloccato però dall’istituto.
Poi, la denuncia della donna, preoccupata per il futuro della figlia, gravemente disabile. Lunedì la condanna a un anno e dieci mesi, penasospesa.
