Parma, “qui c’è un sindaco Antifascista”: Pizzarotti e il tam tam sui social per Pavia

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Anche il sindaco Federico Pizzarotti si unisce al tam tam dei sindaci che dichiarano fieramente antifascisti.

“A Pavia gruppi di fascisti hanno “marchiato” le porte delle case di persone che si definiscono antifasciste, una vera e propria lista di proscrizione” scrive, allegando le foto prova, il sindaco di Parma su Facebook.

“Una intimidazione che, però, non intimidisce proprio nessuno. Anzi, lo dico chiaro e netto: sono sindaco antifascista di una città medaglia d’oro alla Resistenza. #Parma esprime solidarietà a Pavia, al suo sindaco e ai suoi concittadini. Organizziamoci, perché i tempi lo prevedono”.

Solidarietà è arrivata anche da Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, Roma, coordinatore del neo movimento dei sindaci, tra cui Pizzarotti, L’Italia in Comune: il movimento nato lo scorso 3 dicembre raccoglie oltre 400 tra sindaci e amministratori locali di tutta Italia.

Il primo a replicare al messaggio intimidatorio è stato però il sindaco di Pavia, Massimo De Paoli che ha commentato sui social: “Vi serviranno troppi adesivi per appenderli a tutti i campanelli di Pavia”.

I sospetti sui responsabili del gesto ricadono sui militanti di Forza Nuova e Casapound, questi ultimi si sono dichiarati estranei ai fatti.

Il raid per marchiare i campanelli dei cittadini è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorso.

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