Fatturazione elettronica si, ma non per tutti

1

Niente obbligo di fatturazione elettronica per le partite iva più piccole. Se dal prossimo anno lo strumento elettronico diventerà un obbligo di legge per i professionisti, un’eccezione verrà fatta ancora per le mini-partite iva.

Cosa cambia dal 2019

Con l’inizio del prossimo anno ci sarà una vera e propria trasformazione nella gestione delle fatture tra privati. La fatturazione elettronica tra privati, che può essere gestita in modo ottimale e funzionale grazie al software proposto da Fatture in cloud, sarà esente dall’obbligo di ricorrere allo strumento elettronico solo fino al 31 dicembre dell’anno in corso. Questo aspetto, infatti, a oggi, interessa solo la fatturazione relativa alla pubblica amministrazione. Uno scenario destinato a cambiare dal 2019, quando l’obbligo di fatturazione elettronica sarà esteso ai privati.

Le eccezioni

Tutti i privati? Per il momento dalle nuove procedure saranno esentate le mini partite iva, quelle che riguardano, in particolare, mini-ditte, artigiani e piccoli professionisti. In questi casi, non sarà necessario emettere la e-fattura per gli scambi fra soggetti Iva e per le transazioni fra questi e i consumatori finali.

Cosa si intende per mini-partita iva?

Ma quali sono le partite iva che potranno beneficiare di questa esenzione? Quelle che applicano il regime di vantaggio de minimi e quello forfettario, come ha precisato, di recente, proprio l’Agenzia delle Entrate. Il regime forfettario è quello che ha sostituito quello de minimi. Può essere adottato dai professionisti che presentano i requisiti richiesti dall’Agenzia delle Entrate senza limiti di tempo o di età. Coloro che ne beneficiano sono esonerati dal versamento dell’Iva, usufruiscono di semplificazioni fiscali e contabili e possono godere di agevolazioni previdenziali. Guardando più nel dettaglio gli aspetti pratici, questi professionisti pagano un’unica imposta sostitutiva dell’Irpef, dell’Irap e delle addizionali regionali e comunali pari al 15 per cento. La percentuale scende addirittura al 5 per cento, per i primi 5 anni di attività, per le persone che nei tre anni precedenti all’apertura della partita iva non hanno svolto attività artistica, professionale o d’impresa. Altra condizione necessaria è che la nuova attività non costituisca il continuo di quella svolta in precedenza sotto forma di lavoro dipendente o autonomo diverso dal praticantato per l’esercizio di arti o professioni.

Uno sguardo al regime dei minimi

L’esenzione dalla fatturazione elettronica interesserà anche i soggetti che hanno usufruito del regime de minimi, entrato in vigore nel 2008 e ora in esaurimento per i soggetti che hanno aderito nei termini previsti. Questo particolare regime fiscale è dedicato agli under 35 ed è valido per i primi cinque anni. Solo fino al 2015 è stato possibile aderire a questa misura. Questo regime fiscale è stato pensato ed elaborato proprio per venire in contro alle esigenze delle persone con fatturati relativamente bassi. La misura, infatti, interessa le partite iva più piccole, quelle delle persone fisiche che non conseguono ricavi né percepiscano compensi superiori a 30 mila euro annuali. Cosa prevede questo regime fiscale? I benefici previsti sono: l’esenzione dall’Iva e dall’Irap e un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali con aliquota fissa al 5 per cento.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here