Ghirarduzzi (M5s): “Pizzarotti e l’Effetto Cadrega”

0
Daniele Ghirarduzzi, ex candidato sindaco del M5S alle comunali di Parma, risponde al sindaco Federico Pizzarotti:
“Riguardo all’intervista rilasciata dal sindaco di Effetto Parma, Federico Pizzarotti, io, che vorrei ricordare ero il candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle alle passate elezioni, sono in parte d’accordo ed in parte no.  Anzi, ad essere onesti mi meraviglio che sia proprio lui a dire certe cose.

Sono d’accordo quando dice «Nel Movimento ci sono due anime: una che segue la pancia della base, l’altra che pensa solo ad arrivare al governo. Sono due anime che non riescono a convergere».  In effetti ha ragione, lui ed altri come lui hanno pensato e pensano soltanto ad andare al governo per poi magari fare cambio di casacca o, come nel suo caso, fondare un nuovo partito col desiderio di fare la scalata delle poltrone.  Si chiama “effetto cadrega” e purtroppo esiste, ed è umano che alcune persone abbiano delle ambizioni sproporzionate rispetto alle loro reali capacità, specialmente in un Paese come il nostro, dove la mediocrazia è la quintessenza della vecchia politica, o della finta nuova politica come quella di Pizzarotti.  Queste persone, definite genericamente “arrivisti” tentano le scalate ancor più nel MoVimento, che è aperto a tutti.  Alcuni ci riescono, moltissimi altri no, poiché abbiamo un regolamento ed un Garante che ci tutelano da simili personaggi.

Quando afferma invece che nel MoVimento del passato «chi si fosse azzardato a proporre un capo politico sarebbe stato espulso all’istante» fa sorridere, mi fa persino un po’ pena.  Il regolamento del MoVimento originale, che veniva chiamato il “non Statuto” prevedeva invece che il Capo Politico, ovvero il Garante, potesse decidere a suo insindacabile giudizio se ammetterti o meno come candidato.  E’ sempre stato così.  Vien da chiedersi se almeno una volta nella vita Pizzarotti abbia letto il regolamento.  Lasciamo perdere, forse è meglio.
Altra clamorosa, spocchiosa bugia, ed io stesso ne sono la testimonianza vivente, è la sua dichiarazione, che periodicamente ripete come un mantra (ben conscio che la gran parte dei media è quello che vogliono sentire da lui), che nel Movimento «nessuno può contestare. Se contesti, vieni oscurato. A un certo punto Parma è scomparsa dai radar», racconta. «Non veniva più citata neanche per i prodotti tipici. Una linea sovietica…» eccetera.
Bene, nel MoVimento 5 Stelle io, insieme ad altri, fondammo nel 2014 gli Amici di Beppe Grillo di Parma e provincia in aperta, dichiarata, contestazione col personaggio più mediatico del momento del MoVimento, ovvero Pizzarotti stesso.  Vi ricordo che all’epoca i vari Di Maio e Di Battista non apparivano ancora in TV e nessuno sapeva chi fossero, mentre Pizzarotti imperversava su ogni testata televisiva, laddove serviva al sistema poiché contestava, seppur col sorriso e le buone maniere, Beppe Grillo, colui che lo aveva fatto vincere, da totale sconosciuto qual era, le elezioni a Parma.
Ebbene, il MoVimento è così stalinista ed “epuratore” che non ci ha mai rotto le scatole, ci ha lasciato contestare apertamente e costantemente il simbolo mediatico del M5S, Federico Pizzarotti, ancorché molti attivisti di tutt’italia non capivano il perché e ce l’avevano con noi.  Col tempo, spiegando come stavano le cose, ed informando gli attivisti ed i simpatizzanti di tutte le magagne fatte da Pizzarotti, che ogni giorno realizzava un punto del programma del PD dimenticandosi completamente del suo, del nostro, programma, alla fine hanno capito, ed hanno iniziato a chiedere spiegazioni all’interessato.  Nel mentre, Di Maio, Di Battista, la Taverna, la Lezzi e tanti bravi grillini facevano le loro comparsate in TV offuscando l’immagine di Federico.
Conclusione: io, che tanto ho criticato dall’interno ed anche pubblicamente il MoVimento 5 Stelle di Parma, rappresentato da colui che solo successivamente si è rivelato quell’arrivista che era, alla fine sono stato certificato dallo staff come il candidato ufficiale del MoVimento alle amministrative, con tanto di telefonata di benedizione da Beppe Grillo in persona.
Questo significa che non soltanto criticare si può, ma si deve.  Noi, e soltanto noi del M5S, abbiamo gli anticorpi contro la vecchia politica di spartizione delle poltrone e della mediocrità politica di quelli come Federico Pizzarotti.  Beninteso, non ce l’ho con lui che, come ha riconosciuto anche Di Battista, è il miglior sindaco del PD.  E’ solo che il MoVimento è un’altra cosa, tutto si fa nella massima trasparenza, compreso lavare i nostri panni sporchi.
Infine, su un’altra cosa sono d’accordo con Pizzarotti, e cioè alle elezioni politiche «spero che vincano i 5 Stelle, così dimostreranno quello che valgono veramente».

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here