Tommaso Onofri: il caso che scuote ancora le coscienze

0

Un caso che scuote ancora le coscienze in quanto tremendamente vivo nella memoria della gente di Parma e non solo. La storia è quella di Tommaso Onofri, il bimbo di 18 mesi che fu barbaramente ucciso dopo un tentativo di rapimento finito male.

Sono tante le date che vengono prese a riferimento per ricordare quella drammatica vicenda: quella del 2 marzo, giorno in cui, nel 2006, il piccolo Tommy, così era soprannominato, fu rapito dalla sua abitazione di Casalbaroncolo, frazione a pochi chilometri da Parma.

Ed ancora il 2 Aprile, un mese dopo, giorno in cui fu ritrovato il corpo trucidato del bimbo sulle rive del torrente Enza a seguito della confessione di Alessi. Altra data che richiama l’evento tragico è il 6 settembre, il giorno del compleanno di Tommaso, nato nel 2004.

A queste poi ne va aggiunta un’altra, prossima ad arrivare, e che richiama un altro evento tragico; un dramma nel dramma. Il 15 gennaio del 2014 infatti è morto Paolo Onofri, il papà di Tommaso, dopo che per 5 anni si trovava in stato vegetativo a seguito di un infarto che lo aveva colpito ad agosto 2008. Un destino terribile a soli due anni dalla vicenda del figlio; non a caso molti vedono una correlazione tra i due eventi.

Ebbene il 15 gennaio saranno passati quattro anni dalla morte di Paolo Onofri e sarà l’ennesima occasione per ricordare uno dei casi di cronaca nera italiana più drammatici degli ultimi anni;  tra l’altro la vicenda era tornata di stretta attualità negli scorsi mesi, ad ottobre 2017, quando si era parlato dell’ipotesi di un permesso premio per gli assassini di Tommaso ad oggi in prigione.

La madre del bimbo si era spesa in una serie di appelli affinchè gli assassini di Tommy,  Mario Alessi, la sua compagna Antonella Conserva e il 20enne ex pugile Salvatore Raimondi, tutt’oggi in carcere, non ottenessero benefici quali uscite per permessi premio di lavoro.

Da ricordare che Mario Alessi, muratore siciliano che prima del delitto aveva eseguito lavori di ristrutturazione in casa Onofri, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio del bimbo; con lui Antonella Conserva, sua compagna, condannata a 24 anni di carcere; e Salvatore Raimondi che sta scontando 20 anni.

Un caso di cronaca nera tra i più dibattuti in Italia, che per settimane intere era riuscito a tenere con il fiato sospeso un intero paese; una ferita che ancora non si è rimarginata del tutto e che anzi, periodicamente, torna a sanguinare con notizie di stretta attualità.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here