Fausto Chiparo, identikit criminale dell’imprenditore delle truffe societarie

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Per qualcuno, forse, c’era da aspettarselo. E’ Fausto Chiparo, imprenditore di 38 anni parmigiano arrestato con l’accusa di essere la mente di un sodalizio criminale azzerato con le operazioni Barqueiro e Last Drink.

Nato a Parma l’11 marzo 1979, formalmente risiede in Austria. Apprezza la bella vita e le belle auto, le crociere e l’apparenza: nel 2013 ha la corso la Mille Miglia su una Ferrari con seduto accanto Massimo Giovanardi ma per il tour bar del centro utilizza una Bentley.

Ha società sparse l’Europa, in Catalogna e una holding in Lussemburgo, una società di intermediazione finanziaria a Sorbolo e una di leasing a Reggio Emilia.

A capo della compagnia aerea FlyVolare, maltese ma con soci italiani, il presidente Chiparo era stato al centro della vicenda dei certificati Enac per l’autorizzazione al volo in realtà mai ottenuti. La Sase, che gli aveva dato una caparra da 500 mila euro, ancora attende, oggi, la restituzione di metà di quella somma, dato che dopo un’azione legale, a inizio dicembre, la società avrebbe restituito 250 mila euro a Sase.

Le indagini portate avanti dalla Guardia di finanza nel corso di due anni, hanno portato all’applicazione di 19 misure cautelari personali, 48 indagati, 67 perquisizioni locali e distrazioni patrimoniali dalle aziende in dissesto per circa 35 milioni di euro, un danno all’erario per imposte non versate per 30 milioni di euro. Secondo gli inquirenti Fausto Chiparo era il socio occulto di un’associazione per delinquere specializzata in bancarotte fraudolente e riciclaggio. Secondo gli inquirenti – altri soci erano già arrestati nel luglio scorso – è stato inferto un duro colpo a quello che, secondo le ipotesi accusatorie, era un vero e proprio sodalizio criminale specializzato nell’acquisizione di realtà imprenditoriali operanti a livello locale e nazionale e nella successiva distrazione del patrimonio in danno dei creditori.

L’accusa: ‘Sodalizio criminale’ – In circa due anni di indagini, l’intero filone investigativo ha registrato 19 destinatari di misure cautelari personali, 48 indagati, 67 perquisizioni locali (in Italia e all’estero), distrazioni patrimoniali dall e aziende in dissesto per circa 35 milioni di euro, danno all’Erario per imposte non versate per 30 milioni di euro, 80.280 ore di conversazioni telefoniche captate e oltre 2.500 ore di intercettazioni telematiche.

Prima il consulente finanziario che offriva ai suoi clienti la possibilità di trasferire le aziende in crisi all’estero, dopo averle spogliate di quanto ancora fosse presente nel patrimonio, per sfuggire alle conseguenze penali del fallimento: il reggiano Marco Pasquali, 57 anni, arrestato con l’operazione ’Barqueirò.

Poi l’imprenditore rampante che acquistava le aziende emiliane in difficoltà finanziarie e le utilizzava per ottenere dalle banche la liquidità necessaria a foraggiare lusso e bella vita, lasciando al loro destino i creditori insoddisfatti: Luigi Predieri, reggiano di 55 anni, preso con l’operazione ’Last Drink’.

Infine, il mandante e socio occulto Chiparo, che compare in diversi organigrammi di società italiane e estere, incluso, appunto, il trasporto aereo, ma anche il noleggio di vetture di lusso e barche. Imprenditore, ma solo all’apparenza, in realtà era sempre proprio ad acquisire partecipazioni in società che poi avrebbe spolpato e da cui avrebbe tratto profitti con modalità illecite «necessari a mantenere il suo elevatissimo tenore di vita, fatto di agi e vacanze di lusso». Proprio prima di partire per una di queste vacanze, destinazione Emirati Arabi, i finanzieri lo hanno bloccato nei giorni scorsi prima di partire all’aeroporto di Bologna.

 

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