Prima del fallimento “svuotavano” i beni: a capo un commercialista residente a Parma

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Bancarotta fraudolenta, riciclaggio internazionale e reati tributari. Era un’associazione a delinquere operativa in tutta Europa quella spezzata dal Comando provinciale della Guardia finanza di Modena.

L’operazione ‘Barqueiro’ ha messo in campo circa 40 perquisizioni in Italia e all’estero coinvolgendo oltre cento finanzieri, le forze di polizia di Portogallo, Slovenia e Spagna, col supporto di Eurojust.

Sei i provvedimenti di custodia cautelare emessi (3 in carcere e 3 ai domiciliari) e 11 milioni di beni sequestrati. Al vertice del sodalizio c’era Marco Pasquali, un commercialista reggiano, formalmente residente a Parma ma da tempo trasferitosi in Portogallo.

Ben definito il modus operandi della banda: a loro si rivolgevano imprenditori in odore di fallimento, alla ricerca di un escamotage per evitare conseguenze penali. Qui entrava in gioco la banda che traghettava le imprese, per lo più emiliano-romagnole, verso il Portagallo. Per svuotarle degli beni rimasti, prima che incombessero le sentenze di fallimento. (ANSA)

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