Il treno del Pd ha fatto tappa anche a Parma, nel pomeriggio del 17 novembre. Matteo Renzi, sceso a Sant’Ilario, ha raggiunto la città in auto per poi riprendere il treno “Italia” verso Piacenza. Renzi arrivava da Langhirano dove ha visitato il prosciuttificio Galloni, rinato dopo il devastante incendio nell’estate del 2016.
In città, ad accoglierlo anche un schiera di extracomunitari, soliti frequentatori della stazione, incuriositi da tanto clamore: ecco la prima immagine che Parma gli ha regalato.
L’arrivo del segretario del Partito Democratico ha visto un folto gruppo di attivisti accompagnati da una insolita mascotte, un gufo del Bengala dal nome Nike. “Il gufo porta bene” hanno commentato i sostenitori, ma questo si vedrà alle prossime elezioni amministrative previste per il prossimo anno. Sul treno anche l’onorevole Giuseppe Romanini, un saluto da terra invece da parte del nuovo segretario Pd provinciale, Nicola Cesari e cittadino, Michele Vanolli.
Nessuna dichiarazione, solo fretta di non “perdere il treno”, ma il segretario ha comunque firmato qualche autografo e scattato selfie con i “fan”.
Non solo applausi e ringraziamenti, però, a dargli il benvenuto. L’ex candidato sindaco del Movimento 5 stelle, Daniele Ghirarduzzi, ha indirizzato al segretario parole meno gentili come “vergognati, hai messo l’Italia in ginocchio”. Frase a cui i renziani hanno replicato: “Vergognati tu, che hai preso solo il 3%”. Contestazioni al premier da parte del M5s sono arrivate anche a Firenze.
Sul treno anche una delegazione di rappresentanti sindacali dei lavoratori di Froneri che è stata ricevuta da Matteo Renzi. Nell’incontro è stata spiegata la vertenza causata dalla volontà di Froneri (joint venture Nestlé) di chiudere lo stabilimento di Parma senza valutare ipotesi di reindustrializzazione del sito e senza utilizzare ammortizzatori sociali. Da Renzi sono arrivate parole di sostegno alla lotta dei lavoratori e un impegno a seguire in prima persona la vertenza assieme al viceministro Bellanova.
