Via D’Azeglio: finge di essere vittima di rapina ma le telecamere la incastrano, denunciata 67enne

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Simula una rapina ma le telecamere la incastrano e scatta la denuncia per simulazione di reato e procurato allarme.

Erano le 19:20 di ieri del 26 agosto quando la donna, una 67enne di origine rumena, ha chiamato il 113 per denunciare una rapina appena subita. Una volante della Polizia è giunta in via d’Azeglio, davanti al punto bancomat. La donna ha dichiarato agli agenti che, mentre si trovava all’interno per prelevare 500 euro, è stata aggredita alle spalle da uno sconosciuto che l’ha afferrata alla gola e strattonata ripetutamente intimandole di dargli i soldi.

La vittima riferiva di aver opposto resistenza al malvivente urlando e lo stesso la colpiva con alcuni pugni alla testa ed alla nuca per poi fuggire all’esterno dopo essersi verosimilmente impossessato del denaro e della tessera bancomat in quanto non era più nella feritoia del bancomat. La donna descriveva il rapinatore come un giovane nord africano di circa 20 anni, corporatura esile carnagione olivastra alto m. 1,60/70 indossante una maglia a maniche corte di color rosso e pantaloni corti di colore scuro.

Le due volanti giunte sul posto hanno perlustrato a lungo la zona al fine di rintracciare il rapinatore ma senza alcun esito.

Il giorno seguente, gli investigatori della Sezione Antirapine hanno acquisito dall’Istituto di credito le immagini della telecamera installata all’interno della saletta dove sono collocati i due bancomat e nel frattempo ha telefonato alla vittima invitandola a recarsi in Questura per sporgere denuncia, ma la donna ha risposto che “era tutto a posto” interrompendo la comunicazione.

Gli investigatori, sorpresi per l’atteggiamento della vittima, hanno analizzato i filmati registrati dalle telecamere rimanendo sorpresi una seconda volta.

Infatti, gli investigatori, che già erano pronti a scandagliare via d’Azeglio e zone limitrofe hanno guardato più volte i filmati, ma non vi era traccia di alcun rapinatore. Nessuna scena violenta si è vista, nessuna aggressione è stata registra. Si è visto solamente A. E. che entrava e dopo aver tentato di effettuare una operazione, usciva all’esterno del locale e rimaneva nei pressi della banca in attesa dell’arrivo della Polizia.

In seguito rientrava nella saletta dei bancomat ove al Poliziotto della Volante descriveva, mimandola, la scena della rapina subita.

Accertato che nulla di quanto raccontato dalla donna corrispondeva al vero e che l’allarme lanciato al 113 era del tutto ingiustificato, A.E. è stata indagata in stato di libertà per i reati di simulazione di reato e procurato allarme.

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