No sense a Busseto: eliminati i cassonetti dei vestiti vecchi perché usati dai poveri

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Un richiedente asilo è stato beccato a Busseto con le mani nel sacco. Beccato a rubare dei vestiti usati destinati alla Caritas, a frugare tra i sacchi dei cassonetti disposti in strada per le donazioni. Il giovane di origine nigeriana è stato identificato e segnalato…perché povero. La giustificazione? Non rispetta il decoro urbano.

“L’accoglienza a trecentosessanta gradi tanto proclamata – ha commentato l’assessore alla sicurezza Elisa Guareschi – continua a rivelare criticità evidenti”. L’assessore si riferisce al male monitoraggio di queste persone fuori dai centri a loro destinati. 

Da più fastidio quindi che un povero rubi ai poveri o che un povero, straniero per di più, possa girare liberamente per la ridente cittadina di Busseto? Comunque sia la soluzione trovata dall’amministrazione ha del curioso: eliminare i cassonetti, che verranno poi spostati, eventualmente, in altra area più controllabile. Nella nota arrivata ai giornali da parte del Comune di Busseto si legge anche una “ramanzina” ai bussetani: non donate troppo, non lasciate i sacchetti coi vestiti a terra se il cassonetto è pieno!

Ps. Anche a Parma si verificano frequenti episodi del genere, nel solo quartiere San Leonardo le testimonianze visive sono diverse. Si spera che l’amministrazione di Parma sia più clemente…e anche i suoi cittadini.

Segnalazione con foto alla redazione anche da quel di Fidenza

IL COMUNICATO DEL COMUNE DI BUSSETO- Questa mattina, 15 settembre, la Polizia Municipale e i Carabinieri sono intervenuti in Via Partigiani d’Italia a Busseto, in seguito ad una segnalazione. Sul posto è stato identificato un cittadino extracomunitario che frugava all’interno di sacchi contenenti indumenti usati depositati a fianco del container per la raccolta vestiti e all’interno del container stesso. Il soggetto, un nigeriano di 22 anni proveniente da Baganzola era in possesso di documento attestante  l’istanza  di riconoscimento di protezione internazionale.

Non è la prima volta che viene segnalata soprattutto nelle ore notturne la presenza di persone di nazionalità straniera che frugano nei sacchi depositati a terra, scegliendo ciò che a loro è più consono per poi abbandonare il resto”, ha dichiarato l’assessore alla sicurezza Elisa Guareschi. “E’ una questione – prosegue – che attiene in primis al decoro urbano, tema strettamente connesso alla sicurezza. Vedere nel nostro paese sacchi  abbandonati non è ammissibile”.

L’Amministrazione apprezza la generosità dei bussetani nel donare abiti alle persone meno fortunate, ma il buonsenso vuole che quando i container  sono pieni si attenda la svuotatura oppure si depositi il materiale in altro container. “L’accoglienza a trecentosessanta gradi tanto proclamata – aggiunge l’Assessore – continua a rivelare criticità evidenti. Viene spontaneo chiedersi  se chi è addetto alla sorveglianza e al controllo di richiedenti asilo sia informato sulle attività che questi svolgono al di fuori dei centri di accoglienza e se frugare dentro ai container sia considerata un’attività rientrante  nei progetti di integrazione o di corretto inserimento civico per gli ospiti dei centri. La situazione è insostenibile, occorrono misure serie e adeguate per la gestione dei richiedenti asilo che tutelino i cittadini e la sicurezza; non siamo disposti ad abbassare la testa e a tollerare queste prevaricazioni”, conclude.

Nei prossimi giorni i container per la raccolta indumenti saranno rimossi ed eventualmente ricollocati in aree dove potranno essere soggette a controllo.

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