Nell’acquitrino i ducali perdono ma stanno a galla: le pagelle

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Una premessa: non è facile valutare una partita di cui i due terzi sono stati giocati in un acquitrino. Non è facile valutare giocatori super tecnici costretti a combattere per stare in piedi. Non è nemmeno facile capire perchè si sia deciso di giocare. Ma questo Parma Brescia è stato. Ecco le pagelle:

Frattali 6 – Il gol è sul primo palo, che non è il suo su punizione. Ne salva uno per tempo su Ferrante, grosse non colpe non ne ha.

Iacoponi 6,5 – Un palo e un tiracco parato quando il campo fa già schifo. Non perde la testa, ne in avanti, ne dietro: il suo, lo fa eccome.

Di Cesare 5,5 – Ha in coscienza il gol preso e uno non fatto. Fa un fallo evitabile dal quale nasce la punzione vincente, poi di testa, anche se fare gol non è il suo mestiere, non inquadra la porta da posizione vantaggiosa.

Gagliolo 6,5 – Imperioso, anche quando il campo diventa impossibile. Peccato per il giallo, evitabile.

Scaglia 6 – A folate. Alcune giocate sono da applauso, altri errori fanno incavolare. Buone le idee su calcio piazzato: finchè si gioca, il piede è buono, le sgroppate anche. (dal 43’ s.t. Sierralta ng)

Dezi 5,5 – Fino a quando il campo è praticabile, regala un inserimento meraviglioso e qualche buono spunto. Dopo 30 minuti rischia di scomparire, ma non è colpa sua.

Munari 5 – Il campo pesante non lo aiuta. Nel primo tempo soffre e non si vede, nel secondo fa un pò di interdizione ma ci si aspetta molto di più.

Barillà 6 – Partita macchiata dall’ammonizione per un intervento da karateka, per il resto buona. Corre e blocca, nemmeno lo stagno lo ferma. (dal 15’ s.t. Nocciolini 5,5 – Ci mette l’anima, ma entra quando il campo è già impraticabile. E fa quello che può, ma non basta).

Insigne 6  – Qualche bello spunto, si lancia contempismo sulla palla che gli regala Calaiò, ma Minelli gli dice no, come su un bolide che pareva destinato alla rete. In crescita. (dal 16’ Di Gaudio 5,5 – Non è il suo campo, lui, tecnico e bello, rischia di affogare. Ha una-palla-una decente, ma non la sfrutta).

Calaiò 6 – La prestazione, di fatica, rifinitura, palle giocate, sarebbe da sette. Incomprensibile la scelta di non chiedere, come capitano, il rinvio della gara.

Baraye 7 – Nonostante non sia il suo campo, la sua parte la fa, con una prova di sacrificio e maturità. All’80esimo suonato, ruba una palla in fase difensiva e si fa tutta la fascia, poi crossa. Na roba da dieci e lode, su un terreno di gioco che dovrebbe appensantirlo.

D’Aversa 6 – Quando perdi una partita di non calcio che ai punti, per il gioco e le idee espresse meritavi di vincere, che colpa hai?

 

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