Nonostante la condanna e il carcere non si dava per vinto. Una vera e propria ossessione per quella ragazzina di Traversetolo ha portato un 27enne alle manette nel 2015 e ancora pochi giorni fa. Minacce, inviti sessuali espliciti e persecuzioni sono gli atti che ha dovuto subire la minorenne.
Nel 2012 l’uomo, operaio di origine indiana ma residente da tempo nel parmense, si era trasferito a Traversetolo con la famiglia. Ai tempi aveva 22 anni e un giorno incontra una 15enne del paese. Da quel momento inizia per lei l’incubo. Prima sono avance esplicite, corteggiamenti insistenti, ma al rifiuto di lei il ragazzo si trasformano in una escaletion disperata fatta di pedinamenti, messaggi sessualmente espliciti sui social e minacce.
La giovanissima decide di denunciare i fatti ai Carabinieri e per l’indiano scatta l’arresto e poi la condanna nel 2015 a 1 anno e mezzo di carcere scontato in via Burla.
Scontata la pena il ragazzo riconquista la libertà ma ha il divieto tassativo di avvicinarsi alla ragazza, a Traversetolo e di avere qualsiasi contatto con lei. Ma uscito da poco l’ormai 27enne ricomincia lo stalking. Attraverso i social la contatta, ma con un altro nome, per non farsi riconoscere. Dopo poco però la sua vera identità si svela. L’indiano le manda delle sue foto, dei video volgari, e ricomincia a minacciarla.
La ragazza, ora 20enne, è costretta a tornare dai Carabinieri che pochi giorni fa hanno ri-arrestato l’uomo. Il PM di Parma, Russo, ha disposto la misura cautelare in carcere in attesa del secondo processo per stalking.
