Allarme siccità: “Falde acquifere sufficienti per 60/90 giorni”

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La situazione continua ad aggravarsi in Emilia-Romagna, soprattutto nelle province di Parma e Piacenza, per le quali è già stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale.

Il Governo ha stanziato 8 milioni e 650 mila euro e sono state concesse delle deroghe alle norme nazionali per assicurare la fornitura di acqua potabile alla popolazione.

I saltuari temporali non bastano a risolvere il problema e le falde acquifere iniziano a scaricarsi: in pianura la falda ha autonomia per un periodo di 70-90 giorni. Addirittura nel territorio compreso fra Sala Baganza, Felino e Traversetolo si potrebbe esaurire entro la fine di luglio. E anche per le sorgenti la situazione non appare ottimale.

“E’ diventato un tema emergente in un Paese dove piovono circa 300 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno e noi ne recuperiamo solo l’11%” – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in riferimento alla necessità di un piano sugli invasi.

Intanto diversi Comuni hanno già adottato delle ordinanze anti-spreco. Il primo è stato Felino, seguito da Collecchio, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo. Anche il Comune di Busseto ha accolto l’ordinanza, vietando l’utilizzo dell’acqua pubblica, dalle 6 alle 22 per l’irrigazione, il lavaggio di veicoli o il riempimento di piscine o vasche di vario genere.

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