Parole e musica al San Leonardo: l’arte di diverse culture dal 22 giugno al 13 luglio

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Un quartiere vivace, plurale e innovativo. Per vivere all’aperto le calde serate estive, ascoltando i racconti e le note di artisti del territorio

C’è un filo rosso che lega l’Associazione Culural-mente, Ass. Amici d’Africa, Teatro dell’Almandina, Muoviamoci, Colori d’Africa, Voce nuova Tunisia, ed è quello della rigenerazione e del recupero degli spazi pensati come contesto di crescita comunitaria, caratterizzati da un’impronta interculturale, per favorire l’incontro e la conoscenza di differenti culture, delle rispettive espressioni artistiche e dei saperi tradizionali. La rassegna verrà realizzata nel cuore del quartiere, negli spazi all’aperto dell’ex Circoscrizione San Leonardo, con l’obiettivo di incentivare la comunità ad “abitare” i luoghi e a saper cogliere attivamente le proposte offerte.

L’idea che sottende a questa rassegna è quella di favorire, attraverso poesie, musica, teatro, immagini e degustazioni gastronomiche provenienti dalle diverse culture, opportunità di aggregazione, confronto, condivisione, valorizzando, non per ultimo, i giovani talenti del territorio.

Tutte le serate sono ad ingresso gratuito.

PRIMA SERATA, giovedì 22 giugno, ore 20.30

IL RITMO MAGICO

Parole e musica nelle formule di guarigione e nelle figure magiche della tradizione orale

Un viaggio che racconta il mondo delle donne dei segni e delle figure magiche nell’immaginario della società tradizionale.

Di e con Mario Ferraguti

Letture: Andrea Gatti

a seguire:

IL RITMO DELLA MODA AFRICANA

L’associazione I colori d’Africa presenta la sfilata di moda africana.

Sono conosciuti e diffusi in tutto il mondo gli african print, i magnifici tessuti colorati.

La moda africana rappresenta la joie de vivre con le sue fantasie dai colori puri, vividi, tipici della sua terra. È innata eleganza ma anche sonorità, musicalità, i lunghi abiti che strisciano sulla terra rossa, i monili che tintinnano ad ogni passo, la gestualità ritmica tipica della loro cultura. Ogni dettaglio rappresenta uno specifico linguaggio ancestrale. 

I tessuti, ricchi di colori e decorazioni, seguono una una precisa simbologia, raccontano la storia della propria tribù, come anche le acconciature hanno una puntuale comunicazione, rappresentano uno status sociale, una propria emotività o un’appartenenza.

La moda africana ha però un respiro più ampio, è dicotomia, contaminazione tra l’identità nazionale africana e la modernità urbana.

MOSTRA FOTOGRAFICA di ANNA CAMORALI: IMMAGINI E SIMBOLI DI INTERCULTURALITA’

Durante la rassegna sarà possibile visitare la mostra allestita negli spazi interni della struttura dell’ex circoscrizione San Leonardo, nella sede dell’Ass. Amici d’Africa.

ECCO TUTTO IL PROGRAMMA

29/06/17 POESIE E MUSICA

Poesie di Hisam Allawi recitate in arabo dall’autore e in italiano da Isabella Sommi. Musiche del collettivo Emily.
Presenta la serata Erica Matterelli.
Degustazione di specialità arabe.

06/07/17 Teatro dell’Almandina
NIENTE FUMO…TUTTO ARIOSTO!
L’Orlando furioso come non lo avrete mai sentito: in confidenza, con ironia e divertimento.
Una lettura che si svolge leggera sotto le note della fisarmonica, seguire piccoli sentieri nell’opera di Ariosto, mostrare in lampi la sua vita.
Non solo dire, ma incuriosire, una breve passeggiata che possa invogliare ad intraprendere un viaggio più lungo e avventuroso, in parole chiare: possa far venir voglia di leggere l’Ariosto.
Voci: Chiara Mignani, Rosanna Varoli, Daniela Stecconi
Fisarmonica azzurra: Brunella Bardi
Degustazione di specialità Camerunesi

13/07/17 IL FUNAMBOLISMO, UN’ARTE DELLA VITA AL LIMITE DEL POSSIBILE

Nel 1968 Philippe Petit è un giovane parigino che vive facendo l’artista di strada. In un giorno di quell’anno Philippe nota in una rivista il disegno di quelle che saranno le Twin Towers di New York. Istantaneamente decide che il prossimo importante obiettivo della sua vita sarà tendere un cavo tra le Torri e camminarci sopra.

All’alba del 7 Agosto del 1974, dopo anni di studio e di sforzi dettati dalla passione per l’arte del funambolismo, Philippe realizza il suo sogno camminando per 45 minuti su un cavo teso a più di 400 metri di altezza.
Un racconto dell’impresa, anche interiore, del funambolo Philippe Petit.

“Ciò che mi interessa non è camminare sulla fune alla quota più alta possibile…
Quello che chiamo il punto di partenza è un luogo in cui c’è civiltà, un luogo umano.
Ma il punto di arrivo è un’altra storia, è una terra di nessuno in cui nessun uomo è mai arrivato…. Si tratta di una passeggiata che va dalla civiltà all’ignoto,
a un altro mondo, a un’altra entità mistica.” (da Credere nel vuoto)

Voce: Marco Musso
Liuto:(strumento a pizzico del 1500) Francesca Ferrari Degustazione di specialità Ruandese

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