Omicidio di Via Gobetti: la Procura chiede il giudizio immediato per Luca Vescovi

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Omicidio volontario e rapina: queste le accuse contestate a Luca Vescovi, il 38enne parmigiano, residente a Poviglio, che nella notte di Halloween del 2016 ha causato la morte dello spacciatore Thankgod Omonkhegbele.

Vescovi, che ha sempre sostenuto si fosse trattato di un incidente, in una serata a base di alcool e cocaina, e di non essersi accorto della gravita delle condizioni del 22ennne nigeriano dopo averlo sbattacchiato per farlo staccare dall’auto cui si era attaccato per impedire a Vescovi di fuggire con la droga, non ha convinto i magistrati.

Il PM Ausiello, perizie mediche alla mano che sostengono come il pusher nigeriano sia stato schiacciato e trascinato, è convinto che Vescovi non si sia fatto alcuno scrupolo nel partire a tutta velocità nonostante il 22enne si fosse attaccato alla portiera dell’auto. Causandone la morte: omicidio volontario.  L’intenzione di tenere la droga senza pagarla, fa scattare anche l’accusa di rapina.

E l’evidenza delle prove ha spinto la procura a chiedere il giudizio immediato, un rito speciale che permette di evitare l’udienza preliminare. Dunque subito a dibattimento a porte aperte, Vescovi, salvo il suo legale, Michele Della Valle,  non scelga di avvarlersi del rit abbrevviato per permettergli di beneficiare, in caso di condanna, dello sconto di un terzo della pena.

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