Parma, è crisi. Ducali brutti e sterili sconfitti 1- 0 a Bassano

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A Bassano il Parma incassa la seconda sconfitta consecutiva, primo filotto negativodella gestione D’Aversa, e sente sul collo il fiato del Pordenone, che batte il Padova e si avvicina, a meno uno.

I ducali hanno lasciato a Parma testa e grinta: mai rabbiosi, mai con la testa in partita, sprofondano contro una squadra in crisi e non temibile. Gara brutta,  bruttissima, pallino del gioco sempre concesso all’avversario, come il possesso palla, reazione blanda e solo dopo lo svantaggio.

Serve un’inversione di tendenza, urgente. Il pareggio sarebbe stato forse specchio più onesto della gara, ma per il Parma non è momento, non è periodo, e sarà fondamentale capire perchè.

Serve che la squadra ritrovi la testa. L’anima. La convinzione nei propri mezzi. La cattiveria.

PARTITA – La settimana del Parma è stata allucinante, e non serve nemmeno ripercorrerla. L’unica risposta deve arrivare dal campo, quello del Rino Mercante dove il Parma non ha mai giocato prima. L’unico prececedente è il pareggio della gara d’andata al Tardini, l’ultima targata Stefano Morrone: un girone fa, al termine della partita, Roberto D’Aversa fece la prima conferenza da neo allenatore del Parma.

Nel mezzo, una mezza stagione. Fatta di una grande rincorsa al Venezia, poi il grande crollo. Di tutto questo, con la squadra di Inzaghi matematicamente in B, resta l’ultimo obiettivo: il secondo posto per una posizione preferenziale nei play off. Dicevamo, una settimana difficile, cui urge rispondere con una prestazione autorevole.

D’Aversa, come lasciato intendere nella conferenza pregara, ritorno al 4-3-3 con Munari e Scavone al loro posto, Scaglia torna a fare il terzino, Giorgino, recuperato a tempo di record, va in panchina, davanti ci sono Baraye, Calaiò e Nocciolini.

Bertotto, ex compagno di D’Aversa a Siena per sei mesi,  ha ereditato da Luca D’Angelo un Bassano che è stato anche primo, ma ora è fuori dalla zona play off, opta per il 4-2-3-1 a al 4-2-3-1 con Grandolfo unica punta, Fabbro, Candido e Minesso a supporto.

La gara non è sicuramente spettacolare, parte lenta, meglio i padroni di casa ma poca roba nelle somme, ritmi blandi, Parma troppo nervoso e contratto. Al diciassettessimo, contrasto  dubbio in casa ducale: Scaglia tocca Fabbro, per il direttore di gara va bene così.

Il Bassano colleziona corner inutili, il Parma mastica nervosismo: si fa ammonire Scavone, era diffidato, salterà lunedì prossimo la sfida contro la squadra che lo ha visto crescere, il Sud Tirol, finisce sul taccuino dei cattivi anche Munari.

Il primo squillo è del Bassano, e arriva al 41esimo: Candido per Minesso, colpo di testa fuori. Un minuto dopo tocca a Laurenti provarci dalla distanza, Frattali non trattiene poi rimedia.

Il Parma, a parte una punizione abbastanza innoqua di Scozzarella, è tutto in una caduta in area di Calaiò a contatto con Crialese all’ultimo respiro di tempo,  parrebbe rigore, ma Paolini la vede diversamente: tutti negli spogliatoi.

RIPRESA – Le due squadre paiono tornare in campo un pò più decise, concrete, i ritmi sono più alti, il gioco dinamico. Scozzarella si fa ammonire per un fallo al limite dell’area su Candido: 3-1 il conteggio dei cartellini gialli.

Al 57esimo il Bassano va in rete, ma il gioco era fermo per offside. E’ però questione di attimi, un minuto dopo Fabbro va al tiro, dal limite dell’area: il suo destro non è nulla di che ma Frattali non la trattiene. Uno a zero Bassano.

La punizione pare ecessiva per un Parma rimasto con la testa alla sconfitta casalinga contro l’Ancona, ma serve a suonare la sveglia, anche se il tempo scorre e dalla panchina non arrivano segnali di cambi.

Il tempo scorre, il Bassano si ripresenta davanti a Frattali, che si riscatta dicendo no alla gran botta da fuori di Grandolfo. E il Parma si sveglia: al 78esimo Baraye, dopo uno scambio con Calaiò, colpisce il palo esterno.

I ducali iniziano a costruire qualcosa, collezionando angoli e occasioni. All’81esimo Lucarelli di testa impegna Rossi, poi Calaiò, in tap in, sbaglia. All’82esimo, D’Aversa cambia. Dentro Sinigaglia e Mazzocchi per Nocciolini e Scavone, nettamente insufficenti come il resto della squadra: Parma con un 4-2-4 spurio.

Sono i minuti migliori del Parma, quelli finali: i minuti di recupero sono due, pochissimi. E scatta l’assalto, ma è sterile e sfortunato, come il Parma. I ducali escono sconfitti dallo stadio Mercante, vedono il Pordenone che si avvicina, a meno uno, e tremano.

Ma prima di tutti dovrebbero temere se stessi, i propri fantasmi, la propria incapacità di reagire: che fine ha fatto la squadra che dieci giorni fa, perfette contro Maceratese prima, Padova poi, ci aveva illuso di perfezione?

TABELLINO

BASSANO – PARMA 1 -0 

Marcatori: 58′ Fabbro (B)

BASSANO: Rossi, Pasini, Bizzotto, Crialese, Formiconi, Bianchi, Laurenti (89′ Gerli), Minesso, Candido (77′ Gashi) , Fabbro, Grandolfo. A disp: Bastianoni, Piras, Soprano, Bernardi, Fracaro, Tronco, Maistrello. All: Bertotto

PARMA: Frattali, Iacoponi, Lucarelli, Di Cesare, Scaglia, Munari, Scozzarella, Scavone (82′ Mazzocchi), Baraye, Nocciolini (82′ Sinigaglia) , Calaio’. A disp: Zommers, Fall, Nunzella, Ricci, Coly, Messina,Corapi, Giorgino, Simonetti, Edera. All: D’Aversa

Arbitro: Paolini

Ammoniti: Scavone, Munari, Scozzarella (P), Candido (B)

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