Ci ha provato D’Aversa, a fare il turn over. Risultato, il Parma più brutto della sua gestione. Informe, brutto, quasi mai pericoloso, per nulla affamato. Un agnellino accaldato, addormentato, neutro. Quasi indifeso, punito dall’Ancona, ultimo in classifica, finito e sfinito dalla crisi societaria perenne ma con quell’orgoglio che oggi i crociati hanno lasciato negli spogliatoi.
Se gli ospiti, che con oggi ne hanno vinte sei, due contro il Parma, hanno finito coi crampi dopo aver dato tutto, i ducali al massimo in lacrime. Per una gara non giocata nemmeno.
PARTITA – Fa caldo, caldissimo, al Tardini. La giornata prepasquale invita al riposo, alla pennichella e alla gita in collina. Riposo che D’Aversa concede ai suoi, complice un avversario in crisi di gioco e risultati, ultimo in classifica, con la società (per l’ennesima volta, dalla gestione Pieroni) allo sbando.
Un turn over quasi spinto, obbligato in chiave play off: fuori dunque Munari, Nocciolini e Scavone: D’Aversa sceglie un 3-4-3 spurio, con Ricci e Mazzocchi esterni, Corapi in mezzo e Scozzarella a dettare i tempi. Un saluto speciale va a Luca Cacioli, ducale nella cavalcata dalla D alla Lega Pro, passato per scelta familiare al Matelica, poi all’Ancona.
A dispetto di un testa coda che lasciava presagire una passeggiata, la gara è equlibrata, senza brividi o strilli: l’unico strillo in mezz’ora buona è di Scozzarella, all’undicesimo, dopo una triangolazione con Mazzocchi.
Gli ultimi minuti della prima frazione prova ad accenderli Calaiò: Scozzarella lo lancia, lui da due passi però calcia fuori. Il Parma chiude in attacco la prima frazione: azione personale di Baraye, doppio dribbling e tiro: Anacura para di spalla.
Ed è tutto qui, per un primo tempo che non sa nemmeno di amichevole.
RIPRESA – D’Aversa cambia, fuori Ricci, dentro Nocciolini. Il Parma della ripresa pare più vivace, ci prova Scozzarella dal limite, poi il neoentrato con un sinistro a giro fuori di poco.
Ma è l’Ancona a passare in vantaggio, al 62esimo: Bambozzi serve Frediani che da appena dentro l’area indovina un tiro preciso, imprendibile per Frattali. Parma colpito nel suo momento migliore.
E sui ducali scende la maledizione tanto presente a inizio stagione, ma anche nella debacle con il Fano: si chiama ansia di recuperare. I tiri diventano imprecisi, la palla maledetta, la porta stregata. Le occasioni si accatastano una sulla l’altra, ma sfilano via.
Il Parma è stato colpito da una scossa elettrica, gelato da uno svantaggio: sarebbe la prima vittoria dei marchigiani in casa-Tardini, sarebbe un tassello agghiacciante ad una stagione maledetta: l’Ancona prima della sfida odierna ha vinto solo cinque gare, una, all’andata, contro i ducali di Morrone.
E, paradosso dello sport, sono i marchigiani a sfiorare il raddoppio con Frediani: Frattali in uscita disperata si supera, poi Corapi a porta vuota, dicono no. Ma il raddoppio arriva nel terzo dei quattro minuti di recupero con Del Sante, che in diagonale infila Frattali.
Un attimo prima ci aveva procato Calaiò, ma Anacoura, scuola Juve, ad Ancona in prestito, dice no.
Il Parma perde, esce tra una bordata di fischi dei tifosi che gridano: “Vogliamo gente che lotta”. Domani serà dovrà tifare Venezia: una vittoria del Padova metterebbe a repentaglio il secondo posto.
TABELLINO
PARMA – ANCONA 0- 2
Marcatori: 62′ Frediani, 93′ Delsante (A)
PARMA: Frattali, Iacoponi, Lucarelli, Di Cesare, Ricci (46′ Nocciolini), Corapi, Scozzarella (82′ Simonetti) , Scaglia, Baraye, Mazzocchi (60′ Scavone) , Calaio’. A disp: Zommers, Fall, Saporetti, Nunzella, Coly, Messina, Munari, Sinigaglia, Edera. All: D’Aversa
ANCONA: Anacoura, Barilaro, Ricci (74′ Kostadinovic), Cacioli, Daffara, Gelonese, Bambozzi, Zampa, Frediani, Paolucci (72′ Del Sante), Voltan (55′ Agyei). A disp: Scuffia, Di Dio, Forgacs, Ricci, Bartoli, Djuric, Bariti, Mancini, Momente’. All: De Patre
Arbitro: Bertani
Ammoniti: Ricci, Scozzarella (P), Gelonese (A)
