“Lo zio mi violenta”, ma si prostituiva. 29enne denunciata per calunnia

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Un anno e quattro mesi, pena sospesa: questa la condanna inflitta a una 29enne somala che aveva calunniato lo zio, accusandolo di abusare ripetutamente di lei. In realtà, nessuna violenza, ma la donna si prostituiva, e aveva accusato lo zio per non perdere il fidanzato.

I fatti, nel 2014: dopo una lite con il fidanzato, lui aveva trovato nella borsa della donna un preservativo, pensando a un tradimento. Lei si era difesa raccontando una storia fantasiosa fatta di violenze perpetrate e di precauzoni necessarie: fantasiosa ma convincente.

Tanto che l’uomo l’aveva spinta a presentare denuncia ai Carabinieri della Stazione del paese della Bassa in cui risiede la donna. Ma qualcosa non tornava, e dopo una breve indagine i militari hanno fatto emergere la verità: la ventinovenne si prostituiva, ma non voleva dirlo al compagno.

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