“Ci hanno proibito l’accesso al 41 bis” – la denuncia di Ucpi

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“Gravi carenze per sovraffollamento, mancanza di attività trattamenti e di socialità e insufficienza del personale incluso quello medico e paramedico. Questi i rilievi riscontrati da una delegazione dell’Osservatorio carcere dell’Ucpi, l’Unione delle camere penali italiane, e della Camera penale di Parma (associazione degli avvocati penalisti) in seguito all’ultima visita nel penitenziario di via Burla.

Ai delegati è stato vietato l’accesso al padiglione che accoglie in detenuti in regime di 41 bis: “Non avremmo avuto alcun contatto con i ristretti, ma avremmo voluto verificare le reali condizioni di detenzione – raccontano – ma vietarlo rappresenta un atto apertamente contrario a quella trasparenza più volte indicata da Ministro della Giustizia”.

Negli altri reparti si sono riscontrate gravi carenze: “Dalla visita a Parma, come da quella di altri istituti, si ha un quadro drammatico della situazione detentiva in Italia”.

L’ennesimo tassello accusatorio nei confronti del carcere cittadino, che si somma al disagio espresso dal Garante dei detenuti Roberto Cavalieri che aveva criticato  l’assegnazione di un doppio incarico al direttore del carcere di Parma Carlo Berdini, nominato rettore pro-tempore anche del penitenziario di Sollicciano.

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