Scende ufficialmente in campo anche Giuseppe Pellacini, l’ex UDC che ha fondato la lista civica Centristi per Parma.
Oggi, 13 marzo, presso Villa Ducale, Pellacini ha presentato a grandi linee il suo programma elettorale. Nella più di un centinaio di sostenitori tra cui il consigliere di Forza Italia, Paolo Buzzi e alcuni consiglieri della Provincia.
Tra i punti principali del programma sicurezza, welfare e raccolta differenziata. Polizia di prossimità quindi una delle soluzioni del candidato per risolvere il problema sicurezza. Accoglienza immigrati poi solo nelle capacità contenitive della città.
Punto che sta particolarmente a cuore a Pellacini è il quoziente Parma, l’ammortizzatore sociale creato da Vignali ed abolito dall’attuale amministrazione: “Vengono a Parma da tantissime città italiane per copiare questo strumento e noi cosa facciamo? Lo eliminiamo per questioni ideologiche”. Questioni da risolvere per il candidato sono anche l’edilizia sociale e le rette degli asili “che sono aumentate facendo calare la lista di richieste. Ma non perché non ci sono bambini ma perché non è più conveniente mandare il figlio all’asilo”.
Pellacini battezza il sindaco Pizzarotti l’amministratore “Black & White”. “La città di Pizzarotti è in bianco e nero e i grigi stanno diventando sempre più cupi. Noi vogliamo tornare alla Parma a colori”.
Molto sentita a queste elezioni la questione raccolta differenziata porta a porta. “Vediamo rifiuti abbandonati ovunque. Questa è una raccolta troppo spinta. Va bene la differenziata ma non disperata. Se fossi l’attuale amministrazione penserei a mettere qualche cestino in più. Se la gente butta i sacchetti nei cestini anche se non dovrebbe non sempre è perché sono maleducati ma perché magari hanno un problema a tenerla in casa. Pizzarotti si faccia qualche domanda. Nella città a colori le Eco Station devono essere gratuite. Ma un complimento a questa amministrazione vorrei farlo – continua Pellacini ironico – grazie per aver ravvivato la popolazione dei topi”.
“Nell’amministrazione dei record, come piace tanto definirla il sindaco, manca la tutela di quello che c’è. In 5 anni si è fatta una sola pista ciclabile, a me sembra un po’ poco. Per non parlare del Teatro Regio. Nel 2016 il governo ha dato il più alto riconoscimento a Giuseppe Verdi e il sindaco non ha detto niente. Nel 2015 c’è stato Expo a Milano e Parma non è stata in grado di proporre una rassegna lirica degna di questo nome che sapesse attrarre i turisti. E la legionella? Risposta non pervenuta. In 5 anni l’amministrazione ha fatto solo propaganda sul risanamento del debito senza usare i soldi in cassa. Ha tagliato 180 mila euro di servizi ai disabili quando ha speso 250 mila euro per rifare la fontana di barriera Repubblica che andava bene così. Ha speso 130 mila euro per fare dei murales che sono anche brutti”. Da non perdonare secondo Pellacini anche la scelta del sindaco di firmare in qualità di primo cittadino per la legalizzazione della cannabis.
Amministrazione trasparente? “Il Palazzo di cristallo ha i vetri un po’ fumè” commenta il candidato. Prima di concludere il candidato ha mandato un appello alle altre liste civiche: “Dobbiamo unire tutti i civici perché grandi differenze non ci sono. Sono aperto al dialogo con tutti (tranne Effetto Parma)”.
