Crescono gli agriturismi in rosa: in regione sono il 41%

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Gli agriturismi dell’Emilia Romagna si colorano sempre più di rosa. Alla vigilia della Festa della Donna, secondo una indagine di Coldiretti regionale sulla base dei dati Istat, sugli oltre 1.200 agriturismi dell’Emilia Romagna, il 41,3 per cento è condotto da donne, un dato che mette la nostra regione tra i primi posti per gli agriturismi al femminile rispetto al resto d’Italia dove la percentuale media delle titolari donne è del 36 per cento.

Il dato è emerso durante l’incontro dei dirigenti regionali di Terranostra l’associazione agrituristica di Coldiretti, che hanno incontrato a Bologna il nuovo presidente nazionale di Terranostra Diego Scaramuzza e il segretario nazionale Toni De Amicis.

La crescita della multifunzionalità delle aziende agricole – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – resa possibile grazie alla legge di orientamento fortemente voluta dalla Coldiretti (la numero 228 del 18 maggio 2001) ha rivoluzionato e allargato i confini dell’imprenditorialità agricola e consentito al mondo femminile di interpretare in chiave innovativa le opportunità offerte dal mondo rurale. Il protagonismo rosa in Emilia Romagna si è concretizzato soprattutto nell’agriturismo, oltre che nelle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, le fattorie didattiche, gli orti didattici e la presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica. Nella loro attività imprenditoriale le donne agricoltrici dell’Emilia Romagna – prosegue Coldiretti regionale – hanno dimostrato capacità di coniugare l’accoglienza e l’ospitalità negli agriturismi con la sfida del mercato, il rispetto dell’ambiente e la tutela della qualità della vita a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali.

Per accogliere gli ospiti, gli agriturismi dell’Emilia Romagna – informa Coldiretti regionale – si sono organizzati con una molteplicità di offerte, dalla degustazione di vini e cibi della gastronomia tradizionale, all’alloggio con pasti completi, all’ippoturismo, alla mountain bike, alle escursioni nelle bellezze naturali dell’Emilia Romagna, fino alla messa a disposizione di aree per tende, roulottes e camper per quanti sono organizzati per una vacanza in autonomia e vogliono magari semplicemente acquistare i prodotti direttamente in azienda.

In Emilia Romagna – informa Coldiretti regionale – l’agriturismo, già da tempo non è più caratterizzato solo dall’ospitalità a tavola, ma grazie anche alla presenza di donne imprenditrici ha ampliato la sua offerta e il 50 per cento delle aziende agrituristiche affianca alla ristorazione anche l’ospitalità in camere, appartamenti e agri-campeggio, mentre per il restante 50 per cento delle strutture, poco più della metà (26 per cento) offre solo ristorazione, circa il 21 per cento offre ospitalità in camere e il 3 per cento offre altre attività ricreative, didattiche, escursionistiche e sportive. Ai motivi enogastronomici – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – si abbina spesso anche il desiderio di scoprire il territorio con percorsi che toccano bellezze architettoniche, come i piccoli borghi d’arte, e le eccellenze naturalistiche. Infatti la vacanza a contatto con la natura  nella nostra regione può contare su 2 parchi nazionali, 14 parchi regionali, 35 tra oasi e riserve naturali e 16 aree protette.

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