Rilanciare il centro: un convegno illustra 6 progetti pilota

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Due anni di ricerche da parte di due professori di URB&COM Lab (Laboratorio Urbanistica e Commercio) del Politecnico di Milano sono sfociate in un convegno dal titolo “Parma al centro”. Un incontro quindi per parlare di riqualificazione e rilancio del centro storico in ambito commerciale e turistico. Alla presenza di molti commercianti del quartiere, di portatori di interesse come Ascom e altri curiosi sono stati presentati 6 progetti pilota.

Presente il sindaco Federico Pizzarotti, l’assessore al turismo, Cristiano Casa, e l’assessore all’urbanistica, Michele Alinovi. 

“Osserviamo criticità nel centro storico tutti i giorni – ha spiegato il sindaco Pizzarotti– Il tema dei centri commerciali va affrontato ma il centro ha una grande potenzialità. Attraverso la pedonalizzazione mirata si può riattivare il settore commercio. Dopo una iniziale resistenza questa porta a più persone che passeggiano per le strade aumentando anche la percezione di sicurezza. Via Sauro ne è un esempio positivo. Un altro aspetto su cui stiamo lavorando è far tornare in grandi marchi. In questo senso un esempio più che positivo è stato Feltrinelli in via Farini. Questi accorgimenti insieme ai lavori di rigenerazione che stiamo portando avanti, Ospedale vecchio, Ponte Romano, Piazzale della Pace, per dirne solo alcuni, possono davvero far tornare il centro attrattivo”.

Luca Tamini e Luca Zanderighi dell’URB&COM Lab hanno poi illustrato il loro studio fatto di linee guida e indirizzi strategici. Attraverso una mappatura puntuale si è partiti dall’individuare che tipo di attività commerciali ci sono e dove. Particolare attenzione per i negozi sfitti che in tutto il centro storico sono 499, il 19% dei locali: in via Bixio in particolare si tocca il picco, sono il 29% i locali vuoti; in via Farini sono il 9%; in via Cavour e Mazzini il 13 e 16%. Altre zone che si stanno svuotando sono quelle limitrofe agli assi principali del centro. Altro dato negativo registrato è stato la cattiva abitudine dei parmigiani a muoversi principalmente in macchina: sono infatti il 50% in media quelli intervistati (su più di 1700 persone) che hanno risposto di usare l’auto sia per fare acquisti che per svago.

“Una mappatura precisa è un utile mezzo per l’amministrazione anche dal punto di vista del marketing – ha spiegato Tamini – Un imprenditore che vuole avviare un’attività in questo modo può rivolgersi all’amministrazione ed avere consigli”. Tamini ha poi portato alcuni esempi di altre città: a Brescia un accordo tra privati (proprietari dei locali) e Comune ha permesso di fissare affitti calmierati così da incentivare i commercianti; Ad Amburgo un colosso attrattivo come IKEA ha aperto un grosso negozio nel centro storico così da rivalutare ed aiutare anche i piccoli negozi attorno; nel Veneto si premiano i grandi distributori che decidono di investire in centro mentre a Mantova i negozi sfitti diventano temporary per 29 giorni così da incentivare l’affitto futuro dando visibilità.

Zanderighi ha poi mostrato l’analisi SWOT (mostrata in foto) dove sono elencate le criticità, i punti di forza, le opportunità e le minacce riscontrate analizzando il centro storico.

analisi swot parma centro

Un opportunità che da un valore scientifico ma anche una grande aiuto per parmigiani e turisti è stato presentato da Alessandro Palmas, project manager OpenStreetMap per Wikimedia Italia, dedicato a “La libera conoscenza per la valorizzazione dei sistemi culturali, turistici e commerciali”. Palmas ha spiegato come una mappa libera, “la wiki delle mappe” possa essere un ottimo strumento per le amministrazioni per monitorare le attività commerciali. Queste mappe, tanto come Wikipedia, possono essere aggiornate dagli utenti che possono quindi segnalare nuove aperture e dettagli utili a turisti e non solo. Grazie a questo sistema per esempio “le persone disabili possono scoprire quali sono i locali facilmente accessibili” – chiarisce Palmas.

Ha chiuso il convegno, con un bilancio dei lavori svolti e tratteggiando le progettualità future, l’assessore alle Attività produttive, Commercio e Turismo Cristiano Casa: “l’idea di fondo della collaborazione con URB&COM Lab è dar vita a un metodo scientifico coinvolgendo gli esperti, ma non solo. Attraverso la diagnosi dei dati, fondamentale per la ricerca delle soluzioni delle problematiche (senza una diagnosi non possiamo avere una cura), vogliamo creare uno strumento a disposizione di tutti per monitorare il territorio e averne una mappatura aggiornata, coinvolgendo tutti i cittadini. Fondamentale poi è la creazione di un tavolo tra Comune, associazioni di categoria, commercianti e proprietari per condividere le linee guida”.

I progetti seguono quindi delle linee strategiche: dalla valorizzazione dell’unicità del centro a un sistema di governance che gestisca i progetti privati e pubblici in modo coordinato passando per alleanza tra commercianti e imprenditori e creare iniziative che puntino all’evocare nella mente del turista l'”esperienza unica” da vivere e ricordare. Tra i progetti anche quello di realizzare una piattaforma digitale “EO15” che faccia incontrare la domanda di locali da affittare con l’offerta.

I sei progetti pilota riguarderanno quindi via Mazzini che vuole diventare luogo di modernità imprenditoriale con coworking, startup e artigianato digitale unito alla storia del Ponte Romano. Nell’Oltretorrente si cercherà di rilanciare bar e ristoranti e la riqualificazione dell’Ospedale Vecchio dovrà diventare attrattore culturale portando anche questo quartiere a essere meta classica del turismo in città. In piazza Garibaldi e via Cavuor si punterà sulla cultura e l’agroalimentare mentre in via Bixio, mancando un polo attrattivo grosso si cercherà di valorizzare l’insieme dei negozi presenti. Strada XXII Luglio potrebbe puntare invece alla pedonalizzazione e alla mobilità dolce.

L’assessore Casa ha ricordato quanto siano importanti gli incontri con i commercianti e i proprietari degli immobili che stanno organizzando ed ha invitato gli interessati a partecipare per avere un confronto e ascoltare anche eventuali proposte. “Ne abbiamo organizzato uno poco tempo fa ma nessun proprietario ha partecipato. La loro presenza è fondamentale se si vuole rilanciare il commercio anche con affitti calmierati” conclude Casa.

(Aribe)

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