Colpi in 90 secondi: in manette banda in azione anche a Parma

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Le loro azioni erano rapidissime: un “colpo” durava in media 90 secondi. Erano specializzati in furti con spaccata in centri commerciali, negozi e concessionarie d’auto. Il loro territorio di “caccia”? La Toscana e l’Emilia-Romagna, Parma compresa. Un’inchiesta dei carabinieri di Lucca, denominata Starlight, ha portato a scoprire un’organizzazione composta da romeni che avrebbe messo a segno decine di furti con spaccata fra la Toscana e l’Emilia-Romagna. L’inchiesta ha portato a 10 provvedimenti restrittivi eseguiti questa mattina, con un centinaio i militari impegnati nell’operazione, compreso un elicottero. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio.

COME OPERAVA LA BANDA – Azioni fulminee, in media un minuto e mezzo a colpo, per fare razzia preferibilmente di gioielli, cellulari, tablet, auto di grossa cilindrata quali Audi, Mercedes e di veicoli commerciali (furgoni, autocarri) che venivano rubati non ancora immatricolati direttamente nelle concessionarie e venduti all’estero. Questa l’organizzazione, scoperta dai carabinieri di Lucca, dedita a furti con “spaccata”, utilizzando autocarri o picconi per sfondare le vetrine di centri commerciali, ipermercati, negozi, ditte e concessionarie tra Toscana ed Emilia. Una banda composta da 25 persone, tutte romene, che si alternavano nei vari colpi, sotto la direzione di due cugini di 28 e 31 anni, con compiti e ruoli ben definiti in una sorta di “catena di montaggio”, spiega l’Arma. La base logistica era alla periferia di Firenze.

ARRESTI A MODENA, FIRENZE E PISA – Martedì mattina è scattata l’operazione Starlight, che ha portato all’esecuzione, tra Firenze, Pisa e Modena, di 10 misure di custodia cautelare in carcere e di 2 ordinanze dell’obbligo di firma. Un’altra persona è stata sottoposta a fermo di polizia giudiziaria.

Nel corso delle indagini effettuati poi 8 arresti in flagranza di reato di furto tra Firenze, Empoli e Arezzo e 6 denunce per ricettazione. Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio l’ipotesi di reato contro i componenti dell’organizzazione ritenuta responsabile, a partire da giugno 2015, di «svariate decine di furti», per un bottino di 650mila euro complessivi, commessi nel Pisano a San Miniato e Bientina, nel Senese a Colle Val d’Elsa, nel Fiorentino a Scandicci, Montelupo, Empoli, Barberino Val d’Elsa, Campi Bisenzio e Pontassieve, nel Pistoiese a Buggiano, Agliana e a Montecatini, nell’Aretino a San Giovanni Valdarno, e ancora a Firenze, Siena, Prato, Cesena, Modena, Parma, oltre che nella provincia di Lucca.

L’indagine, condotta dal nucleo investigativo dei carabinieri di Lucca, è partita da colpi messi a segno due anni fa al negozio Trony di Pietrasanta (in due furti rubato materiale elettronico e informatico per 60.000 euro) e ad Altopascio, al Mercatone Uno e all’ipermercato Conad, quando furono portati via in un caso orologi e gioielli per un valore di circa 30.000 euro, nell’altro telefoni cellulari e tablet per 40.000 euro. Nel corso dell’inchiesta recuperata refurtiva per oltre 250.000 euro tra cui 4 furgoni e 4 auto non ancora immatricolate. Tra gli ultimi furti addebitati dagli investigatori alla banda un colpo in un negozio di biciclette a Vaiano sabato scorso, quando furono fermati due romeni.

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