Ariecco Tommaso Ghirardi: “Il fallimento del Parma? Colpa di Leonardi e Taci”

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Tommaso Ghirardi, attraverso una nota dei suoi legali Mario Bonati e Stefano Lojacono, risponde a Pietro Leonardi e Rezart Taci, tornati a parlare dopo lunghi silenzi: “Sono state di recente pubblicate delle interviste rese dai signori Pietro Leonardi e Rezart Taci in cui si afferma che l’insolvenza del Parma sarebbe riconducibile al signor Tommaso Ghirardi” si legge nella nota.

“Sono doverose, per onore del vero, alcune puntualizzazioni. Il signor Pietro Leonardi, nell’affermare che il Parma Calcio F.C. era stato ‘spolpato’ prima del suo arrivo nel 2010, non considera o dimentica che il Tribunale di Bologna, la prima e per ora unica Autorità Giudiziaria che ha valutato le cause del dissesto della società, ha individuato il momento dell’insolvenza solo nel novembre 2014. Il che significa che il signor Leonardi ha amministrato, per quattro anni quale consigliere delegato, la società prima che si verificasse una condizione di dissesto economico e che tale condizione si è verificata solo pochi mesi prima del fallimento (marzo 2015), dichiarato quando il signor Ghirardi non era più socio né presidente. Va poi evidenziato che il signor Rezart Taci ha riconosciuto il proprio ruolo di reale acquirente della società sportiva, con ciò confermando che il signor Ghirardi ha ceduto il Parma Calcio F.C. ad un imprenditore con delle disponibilità economiche notoriamente più che adeguate a consentire alla società la prosecuzione della sua attività.

Non altrettanto si può certamente dire del signor Giampietro Manenti e cioè di colui al quale il signor Taci ha ammesso di aver deciso di vendere le partecipazioni del Parma Calcio F.C. a distanza di pochi mesi dall’acquisto. Con riguardo alla tesi del signor Taci di aver scoperto un indebitamento del Parma Calcio F.C. non noto al momento dell’acquisto, si fa presente che l’unica causa per danni intentata rispetto all’operazione di cessione è quella promossa dal signor Ghirardi contro il signor Taci e non viceversa” si legge ancora.

Fatte queste doverose osservazioni, il signor Ghirardi si atterrà per il futuro all’atteggiamento fino ad ora mantenuto dimostrando la correttezza del suo comportamento nelle competenti sedi giudiziarie e non certo sulle colonne di un giornale o in un’intervista televisiva”.

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