Appalti a Parma, tante novità all’orizzonte

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La nuova legge regionale per contrastare le illegalità nel settore, ma anche focus specifici sul nuovo Codice e, ovviamente, le ultime opportunità pubblicate dagli enti pubblici. È uno scenario particolarmente vivace quello che sta vivendo a Parma il mondo degli appalti, che oggi approfondiamo grazie ad Appaltitalia.

L’Emilia Romagna è la prima regione italiana a dotarsi di una legge per promuovere la legalità, in particolare nel settore degli appalti pubblici. Alla fine di ottobre, infatti, l’assemblea legislativa regionale ha approvato il “Testo Unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”, che appunto contiene le nuove norme su legalità e appalti. Elementi centrali di questo Testo sono l’ambito di utilizzo del Rating di legalità, l’obbligo di diffusione della Carta dei principi della responsabilità delle imprese e la riduzione delle stazioni appaltanti.

Il convegno sul nuovo Codice degli Appalti. All’Università di Parma, intanto, si fa il punto sul Nuovo Codice degli Appalti (Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50): superati ormai i sei mesi dall’entrata in vigore delle norme, approvate a metà aprile scorso, e dopo una fase iniziale piuttosto complicata, il convegno “Nuovo Codice degli Appalti – Novità giuridiche e tecniche” è servito a chiarire i contenuti e le modifiche di questa importante riforma, sia dal punto di vista giuridico che tecnico. In particolare, si è discusso della filosofia che ha mosso il legislatore nella costruzione del nuovo Codice, evidenziando soprattutto i cambiamenti processuali, il ruolo e le responsabilità degli amministratori pubblici e dei RUP, gli indirizzi contenuti e le novità sul progetto di fattibilità.

Il focus su Parma. Questo fermento testimonia l’importanza che l’ambito di gare e bandi pubblici riveste in tutta la regione, e in particolare per l’economia dell’area della Città Ducale. Ulteriori conferme ci arrivano dal database di Appaltitalia, da cui abbiamo selezionato alcune notizie sui principali appalti a Parma attualmente aperti e a disposizione di imprenditori e operatori che intendono proporre la propria candidatura in una delle tre macro-categorie di lavori pubblici, servizi e forniture a supporto delle attività delle amministrazioni locali e dei vari enti.

Lavori all’Università. Il più cospicuo di questi bandi è stato promosso proprio dall’Università di Parma, e riguarda l’affidamento “in concessione della progettazione definitiva ed esecutiva e dei lavori di costruzione di fabbricati ed infrastrutture da destinare all’insediamento di attività di ricerca produttiva denominato Polo Innovazione Innohub, con relativa gestione presso il Campus Scienze e Tecnologie”. L’importo totale per questo intervento, infatti, ammonta a ben 63.671.300 euro più Iva, di cui 300 mila destinati agli oneri della sicurezza. Come si legge nel disciplinare, l’aggiudicazione della gara avverrà sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto tra qualità e prezzo, e il termine per la ricezione delle offerte è il prossimo 16 gennaio.

Intervento per lavori e forniture all’Azienda ospedaliera. Più vicina la scadenza del bando pubblicato dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, relativa alla “ristrutturazione del piano rialzato del Padiglione Cattani per il trasferimento Day Hospital e Ambulatori U.O. Oncologia Medica”, che è fissata infatti per il 30 novembre. In questo caso, l’importo complessivo è di 1,221 milioni di euro, mentre non cambia il criterio di assegnazione, che resta quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

Lo stesso ente ha poi prorogato al 14 dicembre i termini per la partecipazione alla gara per la “fornitura di Cavi per monitoraggio ECG in 12 lotti, per le necessità delle Aziende dell’Area Vasta Emilia Nord”, di cui è azienda capofila. La durata contrattuale di questo appalto è di quattro anni con possibilità di rinnovo per altri due anni, e l’importo complessivo a base d’asta è di poco inferiore ai 4 milioni di euro (per la precisione, 3.944.000 euro).

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