Vietato ai minori: stalking sulla fidanzatina 20enne, arrestato

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“Stronza puttana spero che tu un giorno decida di ammazzarti. … non mi importa sporcarmi la fedina penale per te…”.

Non sono le frasi tratte dall’ultimo thriller, ma estratti delle email che un ragazzo, giovanissimo, classe 1995, originario di Napoli ma residente a Parma con la famiglia, inviava alla ex, un anno più giovane.

Ora il 21enne, dopo ripetute e disparate denunce di lei, si trova ai domiciliari, affidato ai genitori.

Inizia tutto nel settembre 2014, i due si conoscono in facoltà, quasi coetanei è quasi compaesani. Nasce un’amicizia, che a gennaio diventa amore.

Ma lei, A., e’ una ragazza sola. A Parma vive con alcune coinquiline, non ha amici, il rapporto diventa morboso, insano. Le discussioni sempre più forti. La relazione dura un anno e quattro mesi, poi, dopo la Pasqua del 2016 la ragazza lo lascia, anche dopo averne parlato coi genitori.

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E l’amore diventa persecuzione. Messaggi, fino a 200 al giorno. Chiamate, WhatsApp. Quando lei lo blocca, via con le mail.

Disperata, chiede aiuto anche agli ex “suoceri”, in vano. Inizia a frequentare come volontaria l’Assistenza Pubblica, per vedere gente, lui lo scopre, e fa altrettanto. Inizia la conoscenza di un nuovo ragazzo, anche lui volontario, ma l’ex lo chiama, proponendogli di ingiuriarla insieme sui social.

A quel punto, parte la prima denuncia, il primo settembre, alla Procura. Ma l’innamorato non si ferma, la segue al test d’ingresso di medicina, la aspetta sotto casa degli zii, dove ha cercato di rifugiarsi.

Qui viene sorpreso e arrestato il 7 settembre. Quattro giorni dopo gli vengono concessi i domiciliari, una perizia esaminerà le criticità mentali che probabilmente lo affliggono: anche al momento dell’arresto, inconsapevole della gravità della propria posizione, gridava di volerle parlare.

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