E’ morta il 16 agosto, dopo 2 giorni di ricovero al Pronto Soccorso di Parma per nausea, vertigini, vomito, dolori al petto e alla schiena. Ora la Procura di Parma apre un’inchiesta, per accertare eventuali responsabilità, cure sbagliate, cure non date.
E’ morta il 16 agosto, dopo essersi accasciata sul letto, Mihaela Cristina Dinu. Rumena, 37 anni, era tornata a Parma da poco, per fare la badante presso una famiglia in Via Einstein: i primi giorni di agosto aveva chiesto assistenza presso il Pronto soccorso: dolori a schiena e petto, nausea, soffocamento, capogiri.
Due giorni di ricovero in terapia intensiva, poi le dimissioni con pasticche annesse, a seguito di una lunga trafila di accertamenti. Ma lei non stava bene. Continuavano i dolori, il malessere, poi la morte. Mihaela lascia in Romania il marito e la figlia 14enne: la Procura ha iscritto al registro degli indagati 4 medici del Pronto Soccorso.
Una sorta di atto dovuto, affinché si metta in moto la macchina legale. L’autopsia potrà dire cosa l’ha uccisa, infarto o ictus, le ipotesi più accreditate. E stabilirà se sia stata curata nel miglior modo possibile, o se qualcosa sia stato omesso, per errore o negligenza.
