Via Venezia, molotov lanciata da auto in corsa, tre denunce. E in Borgo Onorato bombe a carta contro la Onlus Svoltare

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Nella notte tra sabato e domenica, tre ragazzi di età compresa tra i 24 e i 26 anni hanno lanciato una bottiglia incendiaria dalla loro auto verso un marciapiede, in Via Venezia.

Fortunatamente, non ci sono stati danni ai passanti. Le loro testimonianze hanno contribuito all’identificazione dei tre responsabili: S.M., R.M. e G.D., il primo di Parma e gli altri due di Reggio Emilia, di età compresa tra i 24 e i 26 anni.

Non sono chiari i motivi alla base di questo gesto, che non dovrebbe avere carattere politico. Potrebbe trattarsi di una bravata nata da un diverbio avuto giorni prima con alcuni frequentatori della zona.

Un gesto gravissimo: bravata o voglia di farsi giustizia da se?  Gli inquirenti non escludono che destinatari del “pensierino” fossero tre pusher regolarmente appostati in quell’angolo di strada. 

Sul fatto indaga la Digos, nonostante i tre siano del tutto incensurati e sconosciuti alle forze dell’ordine. L’episodio, simile e ravvicinato nel tempo, potrebbe essere collegato a quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica in Borgo Onorato.

Qui la fiammata prodotta da uno scoppio ha distrutto la cassetta della posta e i campanelli della sede di un centro d’accoglienza per richiedenti asilo gestito dalla onlus Svoltare, al civico 6: qui hanno trovato alloggio una ventina di profughi, nell’ambito un progetto di accoglienza appoggiato e molto apprezzato dalla Prefettura, un po meno dai residenti della zona.

L’episodio non è stato in alcun modo rivendicato, stanno indagando i Carabinieri che hanno preso visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza.

IL COMMENTO DEL CIAC – “Abbiamo appreso che nella notte tra sabato e domenica un grave atto di violenza ha messo a rischio l’incolumità degli abitanti di borgo Onorato. Non avrebbe senso sottolineare che in quella via risiedono dei richiedenti asilo – vale forse di meno la paura e il rischio di cui è vittima uno straniero? – se non fosse che l’intento degli aggressori era chiaramente quello di recare grave danno fisico e morale proprio a chi è accolto in quegli appartamenti, nel quadro di accordi istituzionali sottoscritti dalla Prefettura con l’onlus Svoltare.

Un atto meschino, perpetrato nel mezzo della notte, che imprime al cuore della nostra città una ferita ben più grave della fiammata che ha incendiato lo stabile in questione. Non può esserci comprensione né giustificazione alcuna per chi vigliaccamente, nel buio della notte, attenta alla sicurezza di chi dorme finalmente sonni tranquilli, credendo di aver più nulla da temere una volta approdato nella pace di Parma, dell’Italia, dove guerra, esplosioni, attacchi, rappresaglie notturne dovrebbero far parte solo di un oscuro passato.

L’associazione Ciac onlus e il Centro interculturale di Parma e provincia esprimono tutta la propria solidarietà all’associazione Svoltare e ai richiedenti asilo che si sono prontamente attivati per spegnere l’incendio e impedire che raggiungesse anche altre abitazioni. Allo stesso modo denunciamo senza appello i responsabili di quello che si configura a tutti gli effetti come un attentato

alla sicurezza della nostra città e ai principi dell’accoglienza e dei diritti che crediamo debbano contraddistinguere la nostra comunità. Per questo ci auguriamo che la ferma condanna a questo atto sia unanime e durissima: tutta Parma deve rispondere unita, con indignazione e senza paura, a chi porta violenza e odio, mostrando che solo una comunità aperta e plurale può essere davvero sicura. Per tutti”.

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