“Una mia amica, che abita a Vignale, ha dovuto ricoverare il suo bambino in ospedale per un problema abbastanza serio, lei e suo marito si alternano in ospedale per assisterlo, visto che sono soli e hanno genitori anziani – lo scrive una donna, su Facebook, e lo riporta il giornalista e fondatore del Movimento Parma non ha paura Luigi Alfieri.
La loro casa resta vuota nei quaranta minuti che occorrono per darsi il cambio, in quel lasso di tempo ieri sera la loro casa è stata devastata dai ladri, i cani bastonati e feriti.
Le forze dell’ordine hanno riconosciuto il modus operandi dei rom e hanno detto che sono senz’altro quelli di un campo stabile del reggiano. Tuttavia hanno anche aggiunto di non poter fare nulla per fermarli, avrebbero potuto perquisire le loro abitazioni solo se li avessero colti sul fatto e anche in quel caso si sarebbe potuta recuperare forse la refurtiva ma essendo un reato che prevede una pena entro i cinque anni loro sarebbero rimasti in libertà.
Secondo me tutti quanti sentiamo che c’è qualcosa che non va.
Inoltre credo di avere il diritto di dire che i campi rom stabili non hanno alcun senso logico: se una famiglia rom vuole integrarsi nella nostra società ha il diritto, anzi deve, mettersi in lista per una casa, cercare un lavoro, mandare i figli a scuola. Ma se intende continuare la tradizione di vivere di furti parassitando la società in cui si trova a vivere, allora continui anche la tradizione del nomadismo.
Mi dispiace per quelli che stanno pensando che sono razzista, perché non hanno capito niente”.
Noi, cara signora, per quanto poco valga, pensiamo solo che lei abbia ragione.
