Ore 22.09 del 03 maggio 2021: segna Vojvoda, il Parma è in serie B

Finisce un ciclo magico, iniziato il 17 giugno 2017 a Firenze, culminato il 18 maggio 2018 nella notte di Spezia, con la salvezza in cassaforte il 19 maggio 2019. Ora, spazio al futuro: che è qui, si chiama Krause, Ribalta, Kalma. Si chiama Progetto Stadio. Si chiama domani

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Al 64’esimo, ore 22.09 del 03 maggio 2021, con la complicità di Sepe, imbarazzante come spesso in stagione, il Toro passa e il Parma retrocede. Questa la sintesi di una gara brutta ma nemmeno cattiva, in cui i ducali salvano la faccia, il Toro la categoria.

Finisce un ciclo magico, iniziato il 17 giugno 2017 a Firenze, culminato il 18 maggio 2018 nella notte di Spezia, con la salvezza in cassaforte il 19 maggio 2019. Ora, spazio al futuro: che è qui, si chiama Krause, Ribalta, Kalma. Si chiama Progetto Stadio. Si chiama domani.

Ci sono stagioni che sono maledette. Sono quelle che vuoi solo che finiscano in fretta, col loro verdetto già scritto. Il Parma alla stagione può solo chiedere questo: di finire in fretta, con i suoi anatemi e nuvoloni.

D’Aversa ai suoi chiede quello che chiederebbero i tifosi, se potessero avere voce in una stagione che li ha lasciati sempre fuori dalla loro casa, lo stadio: di finirla con dignità. 

Ovviamente gli stimoli in campo sono diversi: il Toro deve salvarsi, il Parma, alla meglio, posticipare l’aritmetica retrocessione. Ma per assurdo sono i ducali, mentalmente liberi, a iniziare meglio, nonostante già decimati da dieci infortuni, quasi tutti nel reparto offensivo, perdano anche Brugman alla mezzora.

Non si può parlare di una gara esaltante, con un legno colpito dal Toro e qualche modesto tentativo ducale. Nella ripresa ovviamente cambiano le forze in campo, e al 64’esimo, ore 22.09 del 03 maggio 2021, con la complicità di Sepe, imbarazzante come spesso in stagione, il Toro passa e il Parma retrocede.

Ansaldi fa fuori Pezzella e mezza difesa, mette in mezzo dove arriva Vojvoda e insacca la sua prima rete in serie A. Solito canovaccio, il Parma che resuscita i morti e manda in rete tutti.

D’Aversa cambia, sceglie un assetto sempre più offensivo,  infila dentro Brunetta e Pellè, ma l’unico brivido per Sirigu arriva al novantesimo con una girata di Gagliolo, su cross da fuori a cercare una torre nell’area affollata.

Il recupero è quasi un’agonia. E’ brutto ma realista dire che finalmente è finita. Da domani si penserà solo alla prossima stagione. Da domani si penserà solo a programmare. Le prossime quattro gare saranno solo l’ultimo tentativo di finire con dignità. Quella, solo quella, stasera non è mancata. 

Nelle lacrime di Cornelius, nel volto di Pezzella, nella corsa di Kucka negli spogliatoi, l’amarezza di un anno no. Il dolore. L’orgoglio.

Magra consolazione. 

TABELLINO

TORINO – PARMA 1-0

Marcatoti: 64′ Vojvoda (T)

TORINO: Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Vojvoda, Lukic, Baselli, Rincon (dall’82’ Linetty), Ansaldi; Sanabria, Belotti (dall’82 Zaza). A disp: Milinkovic-Savic, Ujkani, Buongiorno, Lyanco, Murru, Rodriguez, Singo, Gojak, Bonazzoli.  All: Nicola

PARMA: Sepe; Laurini (dal 75′ Brunetta), Bruno Alves, Dierckx (dal 46′ Gagliolo), Pezzella; Hernani (dall’84’ Pellè), Brugman (dal 32′ Kurtic), Grassi; (dal 75′ Busi) Kucka, Cornelius, Gervinho.  A disp: Colombi, Rinaldi, Osorio, Bani, Sohm  All: D’Aversa

Arbitro: Gianluca Aureliano della sezione di Bologna.
Ammoniti: Dierckx, Hernani (P)

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