Hanno tentato di rubare all’interno di un autolavaggio, per questo due fratelli parmigiani sono stati arrestati nella notte.
Processati per direttissima, hanno patteggiato dieci mesi di reclusione domiciliare.
I due soggetti, due fratelli parmigiani, classe 1977, sono stati colti nella flagranza del reato di tentato furto aggravato ai danni di un autolavaggio sito in via Traversetolo.
I due consanguinei sono stati visti armeggiare nel retro dell’ufficio dell’autolavaggio, azione ripresa e monitorata dal titolare dell’autolavaggio che ha richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine.
Sul posto gli agenti hanno notato un’autovettura nelle immediate vicinanze dell’ufficio dell’autolavaggio, una volta avvicinatisi e intimato di fermarsi i due sono saliti in auto dandosi alla fuga.
Uno dei due è stato riconosciuto dagli Agenti come noto pregiudicato in materia di reati predatori e già arrestato, nel mese di giugno per un fatto del tutto analogo, circostanza nella quale il soggetto aveva tentato di asportare banconote e monete di un altro autolavaggio.
La folle fuga dei due è stata interrotta grazie anche all’attenzione di alcuni cittadini che vista l’auto viaggiare a gran velocità e sentite le sirene hanno contattato la Sala Operativa dando indicazioni circa la direzione di fuga dei due malviventi.
I due fratelli sono stati rintracciati dagli Agenti in via Carrettieri e subito riconosciuti quali autori del reato.
Sottoposti a perquisizione, estesa al veicolo parcheggiato nelle vicinanze, sono stati trovati oggetti il cui porto ingiustificato costituisce reato, in particolare cacciaviti ed altri arnesi atti allo scasso.
Nel contempo la Polizia Scientifica ha proceduto ai rilievi del caso constatando che i rei avevano utilizzato un cric per tentare di allargare il telaio esterno dell’ufficio dell’autolavaggio ai fini di accedere al locale.
L’oggetto utilizzato è stato rinvenuto incastrato tra il montante della porta ele sbarre poste a protezione della stessa.
