Pergolati: quali permessi servono oggi per le strutture bioclimatiche?

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La pergola bioclimatica è una struttura chiusa, totalmente o parzialmente, sulla parte superiore e aperta in quella laterale.

Si tratta di uno dei modelli più diffusi del momento negli spazi outdoor, dato che per le sue peculiarità permette di essere sfruttata al meglio tanto in estate quanto in inverno.

Naturalmente, quando si opta per l’installazione di questa struttura è fondamentale conoscere la normativa vigente, così da sapere se è necessario richiedere degli appositi permessi prima di procedere al montaggio.

Quando è necessario richiedere dei permessi?

Il D.P.R. numero 380, che risale al 6 giugno 2001, inserisce i pergolati realizzati nel proprio giardino nella libera edilizia, purché non modifichino la struttura dell’abitazione in maniera permanente come avviene con delle mura piene a delimitarne il perimetro.

Per quello che riguarda nello specifico i modelli bioclimatici, la conferma è arrivata anche nel 2018, con la sentenza 4177 del Consiglio di Stato, con cui è stato stabilito che non è necessario un titolo edilizio per questo tipo di costruzioni.

Vi sono tuttavia, alcune eccezioni di cui è importante tenere conto. Secondo le normative vigenti, infatti, i permessi per la pergola bioclimatica vanno richiesti qualora essa venga installata all’interno di un condominio oppure in strutture che presentano vincoli paesaggistici particolari che non possono essere modificati.

Oltre a queste occasioni particolari, è importante ricordare che alcune disposizioni territoriali possono differire dalla normativa di riferimento a livello nazionale, motivo per cui è sempre bene informarsi anche presso il proprio comune di riferimento.

Alla luce di uno scenario piuttosto variegato, quando si opta per l’installazione di una pergola bioclimatica è consigliabile affidarsi ad aziende produttrici altamente qualificate, come per esempio Akena Italy che, oltre a occuparsi della progettazione, della realizzazione e del montaggio della struttura, è a conoscenza dell’iter da seguire in ogni specifica realtà del territorio.

I vantaggi della pergola bioclimatica

La pergola bioclimatica può diventare uno spazio unico che offre un vero e proprio valore aggiunto al proprio outdoor. Se la struttura metallica è presente su tutti i lati, poi, si avrà un pergolato leggero e resistente al contempo, elegante e personalizzabile in molteplici colori. L’alluminio, infatti, è il metallo utilizzato più spesso proprio per queste caratteristiche e viene termolaccato per una maggiore durata nel tempo.

Il design leggero può essere completato da coperture in policarbonato, traslucido e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, oppure da doppi e tripli vetri, che consentono alla luce di filtrare proteggendo comunque da raggi UV o freddo. Il vetro si può ritrovare anche a livello laterale, lasciando aperto un unico lato dell’intero perimetro, oppure dotandolo di accesso scorrevole o con porta battente.

Sempre per quanto concerne la copertura, si può anche richiedere una tettoia a pannelli pieni in schiuma isolante, da intervallare con lucernario centrale e da luci al LED per l’illuminazione notturna o per le giornate più nuvolose.

Molto utilizzate sono anche le tapparelle con lamelle orientabili, che possono lasciar filtrare parte dei raggi solari oppure oscurare completamente la parte superiore e i lati del pergolato.

Laddove il pergolato si trovi addossato alla propria abitazione e, per l’appunto, non presenti vera e propria muratura laterale, può essere utile per coibentare l’ambiente adiacente della casa, in quanto trattiene vento o calore.

Un pergolato realizzato in un punto qualsiasi del giardino, invece, si può rifinire e coibentare al fine di diventare un vero e proprio ambiente aggiuntivo da arredare e nel quale rilassarsi ed organizzare momenti conviviali.

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