“Ho 26 anni, voglio lavorare. Basta luoghi comuni, qualcuno mi dia una chanches”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera appello di un giovane che vuole disperatamente lavorare, pronto a trasferirsi al nord, disposto a qualsiasi opportunità. Da una parte si ribella alle frasi “i giovani non vogliono lavorare”, dall’altra chiede un aiuto concreto

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera appello di un giovane che vuole disperatamente lavorare, pronto a trasferirsi al nord, disposto a qualsiasi opportunità. Da una parte si ribella alle frasi “i giovani non vogliono lavorare”, dall’altra chiede un aiuto concreto.

“Egregia redazione buongiorno, mi chiamo Francesco, ho 26 anni e vivo in un paesino della provincia di Foggia (preferisco restare anonimo per pudore spero capiate) disposto a trasferirsi al nord.

Sto cercando lavoro da oltre un anno, e quindi vorrei raccontarvi brevemente la mia storia, perché sono stanco di cercare un impiego a vuoto e di sentire che noi giovani non abbiamo voglia di lavorare.

Come dicevo, sono un ragazzo di 26 anni che non naviga nell’oro, anzi, tutt’altro. Ho perso mio padre da bambino e di conseguenza vivo con mia madre, che percepisce una pensione minima e quindi se io non lavoro non riusciamo ad andare avanti. L’anno scorso, purtroppo, ho perso il lavoro con contratto da tirocinante (ahimè un ulteriore problema perché pagavano una miseria) perché l’azienda ha preferito non rinnovare il contratto, lasciandomi a casa (mi occupavo di accoglienza clienti, gestione della posta ecc presso una piccola azienda della zona). Così da quel giorno ho cominciato a cercare un altro impiego, perché non sono assolutamente il tipo di ragazzo che sta con le mani in mano.

Mi infastidisce non poco, quando sento in TV o sui vari siti web che noi giovani non abbiamo voglia di lavorare e che vogliamo vivere con il reddito di cittadinanza. Non auguro a nessuno di trovarsi nella mia situazione, perché è davvero imbarazzante non poter arrivare a fine mese e non sapere dove andare a sbattere la testa, soprattutto essendo soli al mondo io e mia madre, non potendo contare su nessuno.

Invio in media 10 curriculum al giorno in ogni parte d’Italia, e se facciamo due rapidi calcoli da giugno dell’anno scorso ad oggi ne avrò mandati almeno 2000. E tutto questo, solo per poter accedere ai colloqui. È così che per me, cercare un lavoro è diventata un’impresa ardua. Perché muoversi tra gli annunci (spesso non troppo chiari) non è facile. D

Da allora, non ho mai smesso di cercare una nuova occupazione. Ho mandato di media (ma forse anche di piu’) 10 curriculum al giorno, ho fatto anche alcuni colloqui ma le proposte che mi hanno fatto erano inaccettabili. Propongono contratti poco chiari e soprattutto uno stipendio da fame! Hanno avuto anche il coraggio di propormi 12 ore lavorative per 400 euro. È assurdo! Non pretendo chissà cosa, ma almeno un lavoro in regola che mi permetta di pagare l’affitto, le bollette e che mi permetta di mangiare. Mi sono recato oltre che al centro per l’impiego del mio comune, anche alle varie agenzie interinali, ma non ho trovato ancora nulla.

Vi scrivo per diffondere la mia richiesta di aiuto, anche se preferisco restare anonimo per questioni di dignità. Mi vergogno tanto, ma ho deciso di lanciare il mio, perché in questa situazione è davvero difficile andare avanti e quindi vorrei che qualcuno di buon cuore mi offrisse un lavoro. Se possibile, vorrei che la mia richiesta fosse condivisa sul vostro sito e sui vostri social (come ad esempio la pagina Facebook molto attiva), in modo che arrivi a chi sia in grado di offrirmi un posto di lavoro.

Io, non voglio andare avanti con contratti precari e sottopagati. Abbiamo delle spese, come tutti. Posso capire che si cominci con un tempo determinato o contratti di prova, ma il tutto deve essere finalizzato a una crescita lavorativa che mi deve portare alla stabilità, avendo ormai 26 anni. Altrimenti io come campo con 500 euro al mese?

Per coloro che fossero interessati ad offrirmi un lavoro, possono contattarmi al seguente indirizzo email: frafoggia96@libero.it“.

Grazie per l’attenzione,

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