Riduzione del personale al Covid Hospital: “Così ci perdono operatori e malati”

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Giovanni Oliva, delegato di CISL FP alla sanità pubblica del territorio di Parma e Provincia, interviene sulla nuova impostazione del Padiglione Barbieri, uno dei simboli della pandemia in cui sono stati ricoverati e curati migliaia di pazienti malati di Covid: “Abbiamo avuto comunicazione dall’azienda ospedaliera che l’ex Covid hospital-padiglione Barbieri sarà oggetto di un serio ridimensionamento, che però riguarderà solo il personale infermieristico e OSS.
Ci sembra doveroso ricordare quello che questi operatori, per tre anni in trincea contro una pandemia che sembrava non avesse mai fine, hanno vissuto dal punto di vista fisico e psicologico. Oggi – sottolinea Oliva – si parla di riduzione degli organici, ma ci sono troppe questioni che a noi non tornano.
La trasformazione che hanno subito i reparti non ci convince: non sono più di lungodegenza ma sono diventati funzionali al pronto soccorso con la definizione di ‘medicina interna di continuità’ e questo significa che i pazienti vengono ricoverati solo per qualche giorno.”
Altra perplessità, sulla riduzione del personale, riguarda la conformazione strutturale del Barbieri: ” Tra una sezione e l’altra – specifica Oliva – ci sono distanze di decine di metri e per questo è difficile pensare a turni di notte con assistenza adeguata con soli due operatori presenti.”
Tanti i problemi che sono emersi ascoltando chi lavora all’interno di questo padiglione: “Le continue trasformazioni e traslochi hanno come conseguenza la perdita di identità di giovani professionisti neo assunti, costretti a cambiare più reparti per le innumerevoli esigenze di servizio. A noi – conclude – questa riorganizzazione non convince e chiediamo gli organici per lavorare in sicurezza in un’organizzazione complessa come quella del vecchio padiglione Barbieri: non vogliamo che si riduca il personale solo per il recupero di alcune unità, mettendo a rischio quello che rimane. “

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