Ucciso dal suo clan perchè rubava i soldi delle estorsioni: notificata ordinanza a un detenuto in Via Burla

Il destinatario del nuovo arresto è Vincenzo Mazzarella, 73anni. Il cold case avvenuto 20 anni fa a Napoli

0

Il clan Mazzarella lo avrebbe ucciso perché responsabile di un ammanco di 100 milioni di lire dalle casse della cosca, oltre ad essersi avvicinato al gruppo dei Misso.

A distanza di 20 anni gli inquirenti hanno ricostruito quello che sarebbe stato il retroscena dietro la morte di Salvatore Lausi, ammazzato in un agguato nel 2002; oggi è stata eseguita la misura cautelare nei confronti di Vincenzo Mazzarella, Michele Mazzarella e Salvatore Barile.

Vincenzo Mazzarella, 73 anni, è ristretto in Via Burla: li gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare come mandante e mente del delitto.

Ucciso dal clan per un ammanco di 100 milioni di lire

La vicenda è stata ricostruita nel corso di indagini del Nucleo Investigativo di Napoli attraverso intercettazioni e dichiarazioni di collaboratori di giustizia. Lausi, che all’epoca si occupava della riscossione delle estorsioni a Forcella, alla Maddalena e alla Sanità, era stato ritenuto responsabile di un “buco” nella cassa comune di 100 milioni di lire, poco meno di 150mila euro alla rivalutazione attuale.

Inoltre si era molto avvicinato a Giuseppe Misso (all’epoca a capo dell’omonimo gruppo di camorra del rione Sanità e in seguito collaboratore di giustizia), motivo per cui i vertici dei Mazzarella avevano ritenuto che potesse passare dalla parte di quello che veniva considerato un avversario e rivelargli informazioni interne del clan. Infine, Luise si era impossessato dell’orologio di valore di un altro affiliato.

LEGGI ANCHE
Coi soldi dei buoni fruttiferi il boss riciclava il denaro del clan D’Amico nei carburanti
Arrestati i vertici del clan Mazzarella

L’omicidio, avvenuto il 6 ottobre 2022, sarebbe stato deciso da Michele Mazzarella e da Vincenzo Mazzarella, quest’ultimo avrebbe avuto anche il ruolo di organizzatore; dell’esecuzione si sarebbero invece occupati Salvatore Barile, Ciro Giovanni Spirito e Vincenzo De Bernardo (questi ultimi due deceduti).

I tre vertici del clan Mazzarella sono tutti già detenuti; la misura cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia locale, è stata notificata agli indagati nelle case circondariali di Secondigliano, di Parma e Siracusa.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here