Roberti: Parma unica in regione a sopprimere le scuole serali

Corsi serali alle superiori di Parma, Roberta Roberti: “Una chiusura annunciata”

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Nei giorni scorsi ai docenti delle scuole serali di Parma è stata inviata una comunicazione urgente, con cui li si informava che avrebbero dovuto fare domanda di trasferimento, in quanto non verranno attivate le classi dei corsi serali eccetto per le classi quinte.

Roberta Roberti interviene nuovamente sulla questione che coinvolge centinaia di studenti della città: “Già lo scorso anno ci eravamo trovati di fronte a questa situazione: eravamo consapevoli che non assegnare più le cattedre in organico di diritto significava prefigurare la scelta di sopprimere i corsi serali.

A fatica, nel mese di settembre 2021, i corsi sono ripartiti grazie all’utilizzo dei docenti dell’organico aggiuntivo per il covid.

Ciò ha significato, in questo anno scolastico che si sta concludendo, negare ai pochi corsi attivati qualsiasi continuità didattica e molti dirigenti sono stati indotti a depotenziare progressivamente i corsi, in una prospettiva di chiusura”.

Parma risulta essere l’unica provincia della regione Emilia Romagna a subire questa decisione: l’atteggiamento sotteso a questa scelta gravissima dell’Ufficio Scolastico provinciale non solo risponde ad una visione miope e certamente non attenta alla ricaduta sociale e culturale che avrà la chiusura dei corsi serali, ma dimostra anche una assai scarsa lungimiranza sugli scenari futuri che si prefigurano”.

Dopo gli ultimi anni scolastici, gravemente condizionati dalla pandemia, molti sono stati gli abbandoni e lungo sarà il percorso che dovranno fare tanti di questi giovani prima di potersi riprendere in mano la vita e ripartire. Allora forse una scuola serale potrebbe fornire l’occasione per farlo”.

In questi mesi si sono persi tanti posti di lavoro. “Tanti nuovi disoccupati potrebbero trovare nei corsi serali un’occasione per rientrare nel mercato del lavoro con maggiori competenze. – aggiunge Roberti – Per tanti adulti la scuola serale è già ora l’occasione di appagare una passione e un interesse profondo o di crescere professionalmente”.

Non esistono alternative ai corsi serali, che sono a tutti gli effetti equivalenti a quelli diurni ed i titoli conseguiti sono equipollenti, vale a dire il Diploma di Stato, con valore legale, spendibile non solo in Italia, ma in tutta la UE. Ricordiamo che per tanti migranti i corsi serali sono occasione di crescita professionale, ma anche di inserimento sociale e culturale, oltre che di apprendimento linguistico”.

“Ora ciò che già un anno fa temevamo si sta puntualmente verificando. Niente prime classi, stop alle classi intermedie, ai cui studenti sarà possibile proseguire il percorso di studi verso il diploma solo privatamente e dunque con notevoli costi da sostenere; questo taglio riguarda tutte le scuole coinvolte (ITIS Da Vinci, IPSIA Levi, Giordani, Rondani, Toschi, Bodoni, Magnaghi Solari a Salsomaggiore)”.

“Credo che come candidata sindaca sia mio dovere ribadire questa battaglia che ho portato avanti anche in Consiglio Comunale lo scorso anno, sollecitando inutilmente una tempestiva presa di posizione del Sindaco Pizzarotti. – conclude Roberti –

Sono consapevole che un sindaco non abbia la competenza per intervenire personalmente, ma credo anche che sia suo preciso dovere sostenere in tutte le sedi istituzionali le ragioni degli studenti (sono circa 700 coloro che saranno coinvolti da questa decisione) e dei docenti”.

Parma Città Pubblica aderirà quindi al presidio che si terrà sotto il Municipio in Piazza Garibaldi, giovedì 26 maggio alle ore 11, e sollecita contestualmente gli Uffici Scolastici Regionale e Provinciale a tornare sulla loro decisione e a fornire garanzie rispetto alla regolare e formale istituzione dei corsi serali delle scuole superiori cittadine.

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