Buoni fruttiferi postali: al via la Class Action promossa da Federconsumatori

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Da molti anni Federconsumatori è impegnata nella tutela dei cittadini che avevano scelto di investire i propri risparmi sottoscrivendo buoni fruttiferi postali e, al momento della riscossione, si sono visti riconoscere un importo nettamente inferiore al dovuto.

Una vera e propria ingiustizia, che ha sottratto a migliaia di cittadini somme a volte anche ingenti: basti pensare che, per un buono fruttifero serie Q (emesso dal 1988 al 1995) per un valore iniziale di 5.000.000 di Lire, gli interessi non riconosciuti da parte di Poste Italiane SpA e Cassa Depositi e Prestiti SpA ammontano a ben 3.773,49 Euro.

Per far valere i diritti di questi risparmiatori e per permettere loro di ottenere il giusto riconoscimento del danno subito, Federconsumatori ha deciso di promuovere una class action rivolta a tutti i possessori di buoni fruttiferi postali serie Q emessi dopo il 1 luglio 1986 e riscossi entro il 19 maggio 2021. Aderire è semplice. Basterà compilare la pre-adesione sul sito www.serieq.it inviando tutti i dati necessari per predisporre l’azione collettiva.

Chi avesse difficoltà a farlo può comunque rivolgersi agli sportelli di Federconsumatori Parma, telefonando allo 0521508949: “L’indisponibilità di Poste Italiane a trovare accordi e successivamente ad adempiere alle sentenze dell’ABF (Arbitro Bancario Finanziario) che davano ragione ai consumatori -spiega Fabrizio Ghidini, presidente di Federconsumatori Parma- ci ha costretti ad intraprendere questa class action”. Una Class action che, lo ricordiamo, permette di far valere in una sola azione e con costi estremamente contenuti i diritti di molti cittadini vittime della stessa ingiustizia. E’ necessario ribadire che la class action è rivolta ai soli possessori di buoni fruttiferi postali serie Q emessi dopo il 1 luglio 1986 e riscossi entro il 19 maggio 2021.

Tutti gli altri possessori di buoni fruttiferi postali potranno ottenere attraverso i nostri sp! ortelli informazioni e assistenza legale per valutare il possibile riconoscimento dei propri diritti, rispetto a buoni che non rientrano nella casistica della class action. I tempi sono ristretti, entro metà maggio la class action dovrà essere presentata, è dunque necessario che i risparmiatori interessati aderiscano al più presto.

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