Parma: cuore anima e applausi: Roma battuta due a zero al Tardini

Il Parma più bello della stagione o quasi legittima un mese di belle gare e rimonte improbabili subite con una vittoria netta su un’avversario forte, temibile e sempre bestia nera. Decidono Mihaila e un rigore di Hernani, una gara pazzesca di Brugman, Pellè in versione regista e Sepe finalmente ai suoi livelli

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Il Parma più bello della stagione o quasi legittima un mese di belle gare e rimonte improbabili subite con una vittoria netta su un’avversario forte, temibile e sempre bestia nera. Decidono Mihaila e un rigore di Hernani, una gara pazzesca di Brugman, Pellè in versione regista e Sepe finalmente ai suoi livelli.

Decide un cuore finalmente oltre l’ostacolo, per saltare verso un miracolo.

Spunta un sole primaverile tra le folate di vento su Parma, caldo, morbido, avvolgente come una domenica di vita. L’ultima, prima del lockdown. Il Tardini ospita la bestia nera dei ducali, la Roma, per quella che, in casa ducale, è una delle dodici finali.

Partono meglio gli uomini di Fonseca, pericolosi già al secondo con una gran palla di Mancini verso Dzeko, che approfitta di una dormita di Bani per andare al tiro, colpendo però male: Sepe blocca senza difficoltà.

Al nono passa il Parma: invenzione di Man per Mihaila che intuisce e si accentra, infilando Pau Lopez. Uno a zero ducale. 

Ci prova la Roma, con insistenza ma senza ordine: tenta Pellegrini, Sepe fa sua la sfera. Ci tenta 

La Roma colleziona angoli, ma poco altro, pur chiudendo in avanti. Imperioso Pellè in mezzo al campo nel guidare i compagni, dietro incredibile il lavoro di Osorio.

RIPRESA – Parte forte il Parma, con Man vicino al raddoppio: uno-due tra Pellè e Pezzella, con quest’ultimo che mette in mezzo  per il rumeno, che da pochi passi si fa ipnotizzare da Pau Lopez. Al 51esimo brutto errore in uscita del Parma innesca la ripartenza giallorossa, con Dzeko che allarga alla perfezione per El Shaarawy: l’ex Milan cerca il tiro a giro, ma una deviazione di un difensore crociato gli impedisce di trovare l’1-1.

Al 55esimo il Parma raddoppia: Ibanez stende Pellè, rigore che Hernani trasforma. Inizia il count down verso quello che potrebbe essere un nuovo inizio per il Parma, tra mani che si spellano, volti tesi, tribuna stampa che diventa una curva dove non sai come stare per aspettare la fine.

La Roma spinge, assedia, ci prova in ogni modo. Esce Pelè, ed è un’ovazione, anche se in tutto al Tardini saremo 30. Hernani rischia il rosso menando le mani, Tarozzi lo leva al volo per Grassi limitando i danni.

E’ assedio Roma, il Parma è tutto cuore, campanili e ripartenze. Esce Mihaila, ed è ovazione. Lui ricambia, applaude quei pochi che sembrano tanti. Man non ne ha più, va avanti per inerzia. 90esimo, e non passa mai.

I minuti di recupero sono 4. Infiniti. Occasione Roma, Dzeko se la divora di testa. Alta. Pezzella si prende un fallo, è finita. Quindici settimane dopo il Parma torna a vincere. Un Parma bello, forse il più bello della stagione, sicuramente un Parma in crescita, si prende tre punti e una ventata di speranza.

Mancano undici finali, ma ora la salita sembra più dolce. Tra poco, penseremo a numeri e voti di una gara che vale una stagione: imperioso, magistrale, Brugman, bene, benissimo, anche Sepe.

TABELLINO

PARMA – ROMA 2- 0

MARCATORI: 9′ Mihaila, 55′ rig. Hernani (P)

PARMA: Sepe; Conti (dal 82′ Laurini), Osorio, Bani, Pezzella; Hernani (dal 72′ Grassi), Brugman, Kurtic; Man, Pellè (dal 61′ Zirkzee), Mihaila (dall’81 Karamoh).  A disp: Colombi, Alves, Busi, Dierckx, Zagaritis, Camara, Cyprien, Grassi, Sohm, Brunetta.  All: D’Aversa.

ROMA: Pau Lopez; Mancini, Ibanez, Kumbulla (60′ Cristante) ; Bruno Peres (60′ Reynolds), Pellegrini (dal 79′ Mayoral), Villar (dal 79′ Diawara), Spinazzola; Pedro (dal 61′ Perez), El Shaarawy; Dzeko. A disp: Mirante, Fuzato, Karsdorp, Santon, Fazio, Calafiori, Pastore. All: Fonseca.

Arbitro: Marco Piccinini della sezione di Forlì
Ammoniti: Osorio, Hernani, Grassi, Karamoh (P), Bruno Peres, Pellegrini, Dzeko (R)

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