Lupi mutilati dai bracconieri: le immagini del Wolf Appennine Center – Video

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Le conseguenze degli atti di bracconaggio nei confronti del Lupo sono difficilmente dimostrabili e quantificabili, così come la portata del fenomeno.

Queste riprese mostrano solo alcuni degli individui mutilati che sono stati ripresi nell’ultimo periodo nel territorio parmense e reggiano, grazie all’utilizzo di fototrappole.
Queste lesioni sono molto probabilmente causate da colpi d’arma da fuoco (carabina o colpo singolo canna liscia).
I due individui muniti di radiocollare che si vedono nei video non sono mutilati ma mostrano comunque una zoppia permanente causata da colpi d’arma da fuoco (confermati da indagini radiografiche).
Questa situazione, oltre a dare una misura di quanto il bracconaggio stia ancora fortemente incidendo sulla popolazione locale, fa capire bene una delle possibili conseguenze di questi atti: il Lupo è un predatore “inseguitore” di grandi ungulati selvatici, comprometterne in modo drastico e definitivo la deambulazione può avere profondi effetti sul suo comportamento, costringendolo a trovare altre strategie per sopravvivere (che possono essere trasmesse ad altri individui, considerando la forte componente culturale che caratterizza la specie).�
Pochi anni fa abbiamo seguito il caso di un nucleo familiare, il cui maschio dominante mostrava l’amputazione della mano destra (ultima immagine) e che si era reso responsabile di numerose predazioni su cani da caccia; in bibliografia, sono riportati diversi casi di individui menomati che si cibavano, oltre che di carcasse, di prede facili come animali da compagnia.
Capita spesso di leggere o sentire incoraggiamenti o giustificazioni verso atti di bracconaggio nei confronti del Lupo, basati sul fatto che “i lupi sono ormai tanti e per questo causano problemi”.
Probabilmente, invece, proprio il bracconaggio (insieme ad altre pratiche scorrette come, ad esempio, lasciare a disposizione risorse trofiche nei pressi di abitazioni) concorre a causare la “problematicità” di alcuni individui, oltre ad avere altri risvolti ecologici negativi che spesso non si considerano o non si citano.
Ringraziamo gli autori dei video:
Osservatorio Lupi Val d’Enza
Ettore Livini
Claudio Camoni
Maria Chiara Contini

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