Coronavirus – Boom di domande per i buoni spesa: già 2.400

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Sono state già 2.400 le domande presentate dai cittadini di Parma per poter accedere ai buoni spesa, lo strumento individuato dal Governo per cercare di contrastare la situazione di emergenza sociale che, in questi giorni, si sta verificando in conseguenza dell’emergenza sanitaria dovuta al contagio da coronavirus.

Il modulo online sul sito del Comune di Parma è compilabile da venerdì 3 aprile: in pochi giorni, quindi, tanti singoli e famiglie che vivono a Parma hanno deciso di fare richiesta dei fondi. Ora ci sarà una fase di verifica e poi l’attivazione dei buoni a favore dei cittadini in difficoltà.

I fondi stanziati dal Governo per gli aiuti alimentari sono circa 1 milione e 37 mila euro.  “Di questo milione e 37 mila euro circa 100 mila euro andranno all’Emporio Solidale – aveva spiegato Pizzarotti – che distribuirà i pacchi alimentari. I 900 mila rimanenti saranno disponibili per Comune di Parma: tutte le persone che ne hanno bisogno e che non hanno altre forme di sussidio, possono chiedere i buoni spesa. 

“I requisiti  – la riduzione siginificativa o la perdita del posto di lavoro, l’ammontare del conto corrente non superiore ai 3 mila euro, l’erogazione dei buoni spesa è aperto anche a chi non era già seguito dai servizi sociali del Comune. La cifra andrà ad esaurimento. 

“Verrà data priorità a chi non ha altri tipi di sussidi: chi non può accedere ai 600 euro dell’Inps, chi non ha il reddito di cittadinanza. L’entità del buono sarà questa: per una persona contributo settimanale di 50 euro, due persone 60 euro, 4 persone 100 euro alla settimana. Si erogherà il sussidio da due settimane fino ad una mensilità e potrà essere speso solo per esigenze alimentari e non per altre esigenze, anche se urgenti. Non si potranno usare per i farmaci. La richiesta verrà fatta tramite un modulo da scaricare dal sito del Comune, a partire da venerdì. Aderiremo ad un circuito di buoni spesa: saranno buoni elettronici spendibili nei negozi e nei supermercati convenzionati”.

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