Coronavirus – Venturi bacchetta Borrelli: “Perchè sputare date in un momento in cui non abbiamo certezze?”

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“In questo momento non possiamo doverci anche difendere dal fuoco amico, da sparate quotidiane su presunte date: il primo maggio saremo ancora in casa, il 18 maggio saremo liberi, fate le passeggiate, no non fatele, uscite, no potete fare la spesa solo ogni 15 gg” – così Sergio Venturi sbotta contro chi, Borrelli per ultimo, esprime date di presunta “liberazione” dalla quarantena.

“Ogni giorno ne sento una, in radio alla tv o sui social, ogni giorno dobbiamo rispondere a chi ventila date o dati. Io dico che la situazione della Lombardia è diversa da quella dell’Emilia Romagna, e ancora il Sud è messo diversamente. Non spariamo promesse o minacce non sostenute da progetti, da idee condivise, da tesi supportate dalla scienza.

Guardiamo i dati, speriamo che migliorino, assestiamoci. Mettiamo in sicurezza le case di riposo. Mettiamo in sicurezza tutti, comprese le azienda che non hanno mai chiuso. Poi la politica si preoccuperà di far ripartire gradualmente l’economia, come sarà possibile, dai reparti in cui sarà possibile prima a quelli più delicati.

Il futuro è di speranza, i dati ci confortano ma il percorso è ancora lungo, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione” – tuona Venturi.

Sui test sierologici – “Facciamo attenzione ai test fai da te, quelli della farmacia o in vendita on line. Non sono affidabili, e il risultato va sempre comparato con quello ospedaliero, in un momento in cui una “gita in ospedale” non è consigliata.

Quindi non buttiamo soldi in test che possono agitarci i rassicurarci senza fondamento, chiamiamo i numeri preposti, raccontiamo i sintomi, sentiamo le indicazioni, andiamo alle visite se veniamo invitati perché i nostri sintomi preoccupano” – dice Venturi.

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