Un caos che si sta registrando a livello globale, in tutti i settori de in ogni paese, a causa di quel maledetto Corona virus che da inizio del 2020 ha stravolto le vite di tutti i cittadini. Siamo tutti obbligati a fare i conti con l’emergenza e lo saremo chissà ancora per quanto: una contingenza innegabile che ha portato tra i tanti effetti anche lo spostamento del campionato di calcio. O almeno lo slittamento.
Nelle prime settimane della diffusione de contagio in Italia alcune partite sono state disputate a porte chiuse, altre sono state totalmente rinviate ed alcune si sono invece giocate regolarmente. Diversi metri di giudizio che hanno portato ad una serie di polemiche e scontri frontali.
Si viaggia spediti ora verso lo slittamento del campionato di Serie A andando quindi a dare la precedenza alle partite che erano state rinviate in un primo momento e facendo così scavallare l’intero calendario.
Le televisioni comandano
A comandare sono sempre le televisioni: fattore ormai noto visto che i diritti televisivi sono ormai una buona fetta del bilancio di ogni società di calcio di Serie A. Ecco allora che immaginare spostamenti, annullamenti di partite, rinvii, match a porte chiuse (molto meno vendibili in quanto meno spettacolari) è un qualcosa che deve passare necessariamente dai padroni del calcio. Le tv per l’appunto.
Oggi sono tanti i soggetti implicati, tra tv a pagamento, satellitari, nuove piattaforme di streaming (vedi: come vedere Seria A in streaming) come nel caso di Dazn. Tanti attori sulla scena a dividersi una torta che è indubbiamente e notevolmente ricca.
Proprio parlando di rete e con riferimento alla possibilità di trasmettere le partite su internet, di recente l’Agcm ha ribadito il divieto di esclusive internet a valle dell’ acquisizione di Premium da parte di Sky. Si parla di “assenza di esclusive per la piattaforma internet o prevedendo che il soggetto offerente e assegnatario di un determinato pacchetto possa rinunciare all’ esclusiva per la sola piattaforma internet”.
