Bonaccini chiude la campagna in una piazza gremita. Pizzarotti: “Io voto per lui”- FOTO

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Chiusura della campagna elettorale di Stefano Bonaccini in Piazza Garibaldi.

Accanto al presidente uscente della Regione Emilia-Romagna anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che ha manifestato il proprio endorsment anche sui social.

“Ora in Piazza Garibaldi, assieme a Bonaccini. Siamo in tanti.

L’Emilia-Romagna vale molto di più di chi la vorrebbe il Politburo della Lega.

È la piazza che esprime i valori che difendiamo da sempre: libertà, diritti, progresso, sviluppo e saper fare.

Domenica voterò la Lista Bonaccini Presidente.”

Le parole del sindaco sul palco – “Dopo l’alluvione Bonaccini mi ha chiamato al telefono – ha spiegato il Pizzarotti – si è messo a disposizione, come Regione Emilia-Romagna. Li è iniziato un rapporto che ci ha visto fare tante cose per il territorio”.

Poi è toccato a Bonaccini. “La mia avversaria è stata cancellata, ci siamo trovati un avversario che, quando viene nella nostra regione, è sempre il benvenuto perchè gli emiliano-romagnoli hanno una grande spirito di ospitalità. Altrimenti non avreno 60 milioni di turisti e dirlo nell’anno di Parma Capitale della Cultura è un fatto ancora più straordinario. Porterà a Parma milioni di persone, di turisti che creeranno ricchezza, reddito e posti di lavoro”.

Pochi giorni fa in un dibattito registrato in Rai, ha detto che toglierebbe l’Irap e l’Irpef. Ho dovuto spiegarle che lei può far ciò che vuole ma che una parte di quelle tasse non le può togliere perchè non sono di competenza regionale.

E’ al governo, ma non si documenta.. Poi ha corretto, dicendo che avrebbe tolto l’Irpef regionale che in Emilia Romagna serve per la sanià pubblica e per il Fondo per la non autosufficenza per i disabili. Vuoi tagliare i fondi per i disabili?. 

Noi, se vinceremo, manterremo la sanità a stragrande maggioranza pubblica perchè vogliamo che le persone, indipendentemente dal loro portafoglio, abbiano la stessa qualità della cura. Non è la stessa cosa. Non estenderemo gli asili nido a tutti coloro che non li hanno, anche se siamo la regione con il più alto numero di nidi. Quel 30% di famiglie che non riescono a mandare i figli al nido vanno considerati. Noi utilizzeremo il Fondo Sociale Europeo, spostando alcune decine di milioni di euro per due punti fondamentali: per aumentare il Fondo per la non autosufficenza per aumentare i servizi di Welfare a costi accessibili. Rischiamo altrimenti che nelle famiglie si ammalino le persone sane, che devono curare quelle malate. Il secondo punto è un grande Piano educativo dagli zero ai sei anni.

Chi propone solo altri modelli per governare l’Emilia-Romagna vuol dire che la conosce poco. Dobbiamo ringraziare tante generazioni che hanno risollevato una terra, un tempo povera. Se l’Italia somigliasse all’Emilia-Romagna sarebbe un paese migliore”. 

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